Due anni dal sisma, presidio della Cgil Umbria all’ospedale di Norcia

Due anni dal sisma, presidio della Cgil Umbria all’ospedale di Norcia. «Come Cgil abbiamo voluto organizzare questo presidio per diverse motivazioni». Lo dice Filippo Ciavaglia della Cgil Umbria. «Il primo – ha detto – è importante affinché i riflettori siano accesi e diano la possibilità e voce a tutti coloro che ancora oggi sono coinvolti a pieno titolo dentro purtroppo il post sisma, due anni dopo.

Il secondo perché riteniamo importantissimo che ci possa essere una ripresa di quello che avevamo annunciato a Preci e abbiamo condiviso con la Regione dell’Umbria rispetto a quello che è un progetto per la Valnerina che detta i tempi e modalità, rispetto a quello che poi sarà questo territorio quando avremo finito la ricostruzione, naturalmente con tempi più brevi possibili.

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Il terzo quello del sistema servizio a partire dall’ospedale. Abbiamo visto in questi due anni lo svuotamento di alcuni servizi in un presidio importantissimo per la Valnerina. Abbiamo ancora altri 2 anni annuncia l’assessore Barberini prima di partire con i lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza. Riteniamo che 4 anni di svuotamento di sistema servizi in questo territorio possono determinare ulteriormente uno spopolamento è un venir meno della presenza di cittadini, uomini e donne che naturalmente non è contemplato, rispetto a quello che potrebbe essere il post sisma».



Parlando poi della fotografia che si registra a fronte del fatto che sono tanti gli anziani che posso avere bisogno dell’ospedale ha detto: «Per fare un qualsiasi tipo di esame sanitario, bisogna spostarsi. Il primo presidio ospedaliero più efficiente è a Spoleto. Ma la distanze è tanta, circa 3 quarti d’ora di macchina come minimo. Non dimentichiamo che siamo in Valnerina, da qui a un mese questo bellissimo sole che oggi illumina il territorio verrà meno. Arriverà il freddo e la neve. Quindi – ha concluso- noi riteniamo importante che ci sia praticamente il presidio ospedaliero che ci sia il sistema servizi in maniera concreta».

Oltre 200 persone hanno partecipato venerdi’ 24 agosto, di fronte all’Ospedale di Norcia,alla manifestazione/presidio indetta dalla Lega SPI di Norcia e dalla Zona CGIL di Foligno/Spoleto/Valnerina.

A 2 anni  dal sisma del 2016, abbiamo messo in evidenza l’esigenza della costruzione di un progetto che parta dai bisogni e dai diritti dei cittadini.Non uno dei tanti convegni, pur utili ed importanti, ma la forza e la spinta di un progetto che parte dal basso.

Un progetto che, deve essere basato sul coinvolgimento e sulla partecipazione democratica.

Per questo SPI e CGIL chiedono l ‘apertura di un confronto serrato ed urgente ai Comuni della Valnerina, al Commissario e alla Regione sulle seguenti priorità:

1)GARANTIRE SERVIZI SOCIO- SANITARI DI QUALITA’ a partire dall’Ospedale di Norcia e dai servizi distrettuali.In questo senso l’impegno sottolineato dall’assessore regionale alla sanità Luca Barberini, di un investimento di 4 milioni di euro , deve essere concretizzato e calendarizzato in tempi brevi e non storici.

2)IL RITORNO IMMEDIATO DELLA CASA DI RIPOSO LOMBRICI- RENZI A NORCIA.Da 2 anni questa importante struttura è stata trasferita a Foligno , che dista circa 65 km da Norcia.I disagi sono notevoli per gli ospiti e per i dipendenti della struttura.E’ tempo che in Valnerina ritorni ad esserci una struttura per anziani.

3)LO SPOPOLAMENTO DELLA VALNERINA SI CONTRASTA CON LA RICOSTRUZIONE, SU CUI SI REGISTRANO RITARDI ENORMI MA ANCHE REALIZZANDO UNA FONDAMENTALE RETE DI SERVIZI ALLA PERSONA.Non è un caso che la Valnerina è una delle 3 zone interne dell’Umbria, zone interne soggette a fenomeni strutturali di spopolamento.Lo spopolamento pero’ si puo’ e si deve contrastare, solo incentivando e migliorando i servizi e non facendo esattamente il contrario!

Su queste priorità lo Spi e la CGIL , dopo la riuscita della manifestazione di oggi, chiedono l’apertura di tavoli di confronto , che coinvolgano tutte le forze sociali e sindacali con un obiettivo fondamentale: serve un progetto condiviso per contrastare lo spopolamento e costruire le basi per la rinascita economica e sociale della Valnerina!

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