Coronavirus dramma su nave Diamond, intanto morti a 724, 86 più di ieri
L’ ultima drammatica immagine dell’ odissea della Diamond Princess è quella degli elicotteri militari giapponesi che consegnano medicine e altri beni primari direttamente sul ponte della nave, bloccata nella baia di Yokohama.
La quarantena per il coronavirus, dai risvolti sempre più social, e la presenza a bordo di passeggeri anziani hanno fatto impennare la richiesta di farmaci contro diabete, colesterolo e problemi cardiaci: la situazione è gestita dalle Forze di Autodifesa, le forze armate giapponesi, che domani consentiranno alla nave l’ attracco dopo una navigazione di 24 ore per consentire al personale di bordo di risistemare le cabine.
COME STANNO GLI ITALIANI
I 35 italiani, di cui 25 membri dell’ equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma, stanno “tutti bene”, e rappresentano una piccola parte delle quasi 3.700 persone chiuse a bordo per la quarantena. Il morale “è buono”, ma comincia a scontare, come per tutti gli altri passeggeri, la frustrazione del blocco forzato all’ interno di quella che potrebbe diventare un’ autentica bomba sanitaria in considerazione delle migliaia di persone presenti
I nuovi test hanno rivelato tre nuovi casi di contagio del virus di Wuhan: due persone di nazionalità americana e una ragazza cinese.
Tutti sono stati trasportati a terra e condotti in ospedali della prefettura di Kanagawa. Il bilancio, pertanto, è salito a 64, ha affermato Takamasa Kojima, portavoce del ministero della Salute di Tokyo. I 35 italiani, di cui 25 membri dell’ equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma, stanno “tutti bene”, e rappresentano una piccola parte delle quasi 3.700 persone chiuse a bordo per la quarantena.
Il morale “è buono”, ma comincia a scontare, come per tutti gli altri passeggeri, la frustrazione del blocco forzato all’ interno di quella che potrebbe diventare un’ autentica bomba sanitaria in considerazione delle migliaia di persone presenti. Per farvi fronte, il Giappone ha fornito 16 dottori e 12 operatori di vario genere, considerato che la quarantena finirà solo il 19 febbraio.
Sui social in molti hanno cominciato a dare sfogo alla rabbia o a mostrare le più disparate attività per “calmare le tensioni”, tra foto di corridoi e spazi comuni spettrali. Una coppia americana, in un video, ha chiesto di lasciare la nave definita “non più sicura”.
Con l’ alta concentrazione di persone, resta una grande incognita la separazione delle aree a rischio da quelle sicure: così Philip e Gay Courter, rinchiusi nella loro cabina, chiedono alle autorità nipponiche (“stiamo bene”) di lasciarli andare, appellandosi anche agli Usa perché prendano il controllo della situazione./A. Fatiguso Angenzia nazionale stampa associata
724 i morti totali, fra essi il primo straniero E’ un americano deceduto a Wuhan. Caso giapponese non confermato.
I morti del coronavirus sono saliti, a livello globale, a 724, di cui 722 solo in Cina, 86 in più rispetto a ieri: tra questi c’ è il cittadino americano di 60 anni, primo straniero deceduto in un ospedale di Wuhan il 6 febbraio.
Gli altri due casi sono stati registrati, rispettivamente, a Hong Kong e nelle Filippine. Un giapponese di circa 60 anni è deceduto oggi per una grave polmonite a Wuhan, città dell’ epicentro dell’ epidemia: malgrado i sospetti sul coronavirus, il ministero degli Esteri di Tokyo ha detto che nessuna conclusione finale poteva essere raggiunta.
briefing online con i media di giovedì, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying aveva parlato di 19 stranieri contagiati, di cui due guariti e 17 curati in isolamento.
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