Covid e vaccini, Fronte del dissenso: “Anche in Umbria la verità”
Si è tenuto il 24 marzo, presso gli uffici della Regione Umbria, l’annunciato incontro tra il Comitato Scientifico Legale Umbro e la delegazione istituzionale regionale composta dal Commissario Straordinario Covid 19, Massimo D’Angelo, da Giampaolo Bucaneve del Centro Regionale di Farmacovigilanza, dal dottor Scarpelli, dalla dottoressa Ricci ed in collegamento a distanza con l’Assessore Regionale della Sanità, Luca Coletto. Ricordando ai presenti il loro ruolo e potere decisionale della Regione, quale soggetto politico e giuridico, stante l’autonomia regionale in materia sanitaria così come previsto dall’art. 114 e 117 Cost, il Comitato si è presentato in continuità con l’incontro precedente tenutosi il 5 ottobre 2021.
Riceviamo e pubblichiamo
dal Fronte del Dissenso in Umbria
Dei punti che avremmo voluto sottoporre all’attenzione, purtroppo è stato possibile approfondire solo il primo stante il limite di tempo che ci era stato concesso. Ma i presenti si sono impegnati a nuovi incontri da calendarizzare per approfondire gli altri non discussi.
Nel merito, il dottor Formica, Medico Neurologo e Referente ISDE per la Provincia di Terni, esperto in Epigenetica, partendo dai dati statistici in ordine alla campagna vaccinale che ha dimostrato l’inefficacia del vaccino anti covid 19” a prevenire la diffusione del virus non avendo una capacità immunizzante quanto al limite terapeutica, ha illustrato compiutamente ed approfondimento il meccanismo dell’epigenetica e l’importanza delle scelte politiche regionale che i Policy Makers possono e debbono compiere sul loro territorio finalizzate ad una effettiva e concreta prevenzione che parta dallo stile di vita, dall’alimentazione, da politiche regionale che investano compiutamente sull’agroalimentare, sulle acque, sull’ambiente.
Nel contempo ha ricordato come tuttora non sono noti gli effetti a medio – lungo termine sulla tossicità e cancerogenicità dei vaccini anti covid 19 invitando ad un’applicazione del principio di precauzione soprattutto verso i minori.
Sul punto, il Comitato ha invitato la Regione ad interpellare direttamente l’Istituto Superiore della Sanità affinché fornisca studi scientifici ed evidenze scientifiche in ordine alla cancerogenicità sui minori anche alla luce del fatto che siamo di fronte a trattamenti medici ancora in fase sperimentale essendo irrilevante ai fini decisionali preventivi l’autorizzazione in via condizionata rilasciata da EMA visto che la stessa Pfizer ha ritirato dal commercio in fase post marketing ben 426 farmaci in una media di 5 anni; nel frattempo, fino a quando non vi siano evidenze scientifiche che escludano pericolo alla salute per i minori, il Comitato ha invitato la Regione a valutare più prudenzialmente campagne vaccinale all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, avendo il Piano Nazionale solo invitato ma non obbligato le Regioni, che rimangono discrezionalmente le uniche responsabili a decidere su quali interventi anche a carattere informativo e preventivo possano sviluppare.
Da ultimo, è stata sollevata dal comitato la problematica riscontrata in tutto il territorio regionale di cittadini utenti che si vedono negare il rilascio di un certificato di esenzione alla vaccinazione da parte del loro MMG non perché non ne avrebbero i requisiti ma perché i medici sentono pressioni esterne (Ordine dei Medici, NAS etc..) che non permettono loro di operare in scienza e coscienza, privi di linee guida chiare.
Il commissario Straordinario Covid 19, dichiarandosi assolutamente ignaro di tali fenomeni, ha invitato a relazionargli per iscritti episodi vissuti da utenti e da medici, affinché possa intervenire a sostegno dei medici di medicina generale e degli utenti stessi ricordando che le esenzioni debbono essere rilasciate se l’anamnesi remota e attuale del cittadino non escluda il rischio di una reazione avversa. Con l’impegno di un nuovo incontro per affrontare i punti non discussi per mancanza di tempo, il Comitato continuerà a prestare le proprie competenze e professionalità a favore dell’intera cittadinanza della Regione Umbria sollecitando risposte ed interventi della Regione, che si è dichiarata disponibile ad assumersi le proprie responsabilità.
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