Luca Coletto come Valerio Mancini, no al green pass, abbiamo le cure

L’assessore della Lega: «I cittadini sono da responsabilizzare e non terrorizzare»

Luca Coletto come Valerio Mancini, no al no green pass, abbiamo le cure

Luca Coletto come Valerio Mancini, no al green pass, abbiamo le cure

Coletto – La linea di Luca Coletto è di ragionevole apertura: insomma, nessun approccio terroristico all’autunno che sta per arrivare.

Assessore, ci prepariamo finalmente a convivere con il virus, senza continuare a terrorizzare il paese e a segregare gli italiani?
«Siamo arrivati a una dimensione Covid che non è più quella del 2020: da allora a oggi, la situazione è profondamente cambiata. Il Covid aggredisce i deboli, chi non ha anticorpi sufficienti, chi è immunocompromesso. Ma disponiamo di monoclonali e antivirali. Abbiamo anche un farmaco (a cui, purtroppo, l’Aifa ha messo a lungo paletti forse eccessivi) per gli immunocompromessi, e che può essere usato in fase di malattia. Insomma, siamo in una fase in cui si possono responsabilizzare i cittadini senza alcun bisogno di terrorizzarli » .

Su questa base, che si fa con il green pass? Pensate di reintrodurlo o no, con i relativi effetti di obbligo surrettizio e di restrizioni sul lavoro?
«No. Sono contrario. Siamo in una fase ormai endemica e disponiamo di cure, come abbiamo detto».

A maggior ragione, immagino, non si porrà il tema di obbligare a vaccinazioni future… Possiamo sperare, in caso di vittoria del centrodestra, in un approccio sul modello britannico, e cioè offrire senza costringere nessun o?
«Il vaccino è certamente assai positivo per gli immunocompromessi, gli anziani, i deboli: nelle Rsa la situazione è indubbiamente migliorata grazie alle vaccinazioni. Per il resto, come ci si vaccina contro l’influenza ordinaria, ci si può vaccinare contro il Covid, ma senza obbligo. La mia parola d’ordine è: sensibilizzare senza obbligare».

Un nome per il ministero se vincerete?
«Non siamo ancora ai nomi. L’importante è che tuteli il nostro sistema sanitario a copertura universale. Negli anni passati ci sono stati troppi tagli, e gli ultimi aumenti sono più che altro surrettizi. Dalla trincea delle regioni si vede bene cosa accade quando il sistema sanitario va in sofferenza». D. Cap./LA VERITA’

Valerio Mancini, noto per essere un no greepass sulla sua pagina Facebook

Bene che, dopo le mie innumerevoli battaglie, finalmente anche l’assessore alla sanità Luca Coletto ha riconosciuto l’inutilità del Green Pass. Auspico che nel programma del Centrodestra per le imminenti elezioni politiche venga scandito chiaramente il #NO al green pass, a ogni tipo di obbligo vaccinale con sieri sperimentali e che tutti i lavoratori lasciati a casa perché non vaccinati vengano immediatamente reintegrati!!!
Chi lo riterrà opportuno potrà comunque vaccinarsi contro il Covid, ma senza firmare alcuna liberatoria, e se avrà effetti collaterali, allora lo Stato dovrà risarcire i danni subiti. E questo dovrà avere valore retroattivo.
In questi anni mi sono battuto accanto ai tantissimi umbri che hanno scelto di non inocularsi il vaccino e ho dato battaglia anche in Aula presentando già dall’inizio del 2021 atti per consentire l’utilizzo dei #monoclonali e per avviare i protocolli chiari, frutto di esperienze positive messe in atto dai medici, perché continuare a promuovere solo tachipirina e vigile attesa era una follia.
NO AL GREEN PASS, NO ALL’OBBLIGO VACCINALE, NO ALLE SOSPENSIONI SENZA STIPENDIO DI LAVORATORI NON VACCINATI!
Riprendiamoci la democrazia che ci è stata tolta, ridiamo dignità al nostro Paese, ai suoi cittadini e lavoratori che meritano RISPETTO e che devono essere tutelati. Non permettiamo più a nessuno di calpestare la nostra libertà

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