2 dosi vaccino riducono rischio variante Delta, scrive Lancet

Con Pfizer l'efficacia 79%, superiore ad Astrazeneca che è al sessanta

2 dosi vaccino riducono rischio variante Delta, scrive Lancet

2 dosi vaccino riducono rischio variante Delta, scrive Lancet

Il rischio di ospedalizzazione in caso di contagio con la variante Delta, o indiana, è quasi doppio rispetto a quello della variante inglese, ma la vaccinazione offre una buona protezione. A patto, però, di fare anche la seconda dose. E’ quanto mostra uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, da cui emerge anche che il livello di protezione varia in base al vaccino fatto.

La variante Delta è stata identificata per la prima volta in India, si sta diffondendo rapidamente nel mondo e preoccupa molto anche l’ Europa. I ricercatori dell’ Università di Edimburgo e del Public Health Scotland hanno esaminato 19.543 casi di Covid in Scozia avvenuti dal 1 aprile al 6 giugno 2021, di cui 377 ricoverati in ospedale.

In particolare 7.723 (39,5%) contagiati e 134 (35,5%) persone ricoverate in ospedale presentavano la variante Delta del Sars-Cov-2. Incrociando questi dati con quelli delle vaccinazione, i ricercatori hanno scoperto che, due settimane dopo la seconda dose, il vaccino Pfizer offriva una protezione del 92% contro la variante Alfa e del 79% contro il ceppo Delta.

Per le due dosi del vaccino di AstraZeneca, invece, c’ era una protezione del 60% contro la variante Delta rispetto al 73% per la variante Alfa. I ricercatori hanno anche scoperto che due dosi di vaccino forniscono una protezione molto migliore contro la variante Delta rispetto a una singola dose. “Il rischio di ricovero ospedaliero per Covid-19 risulta approssimativamente raddoppiato in quelli con la variante Delta, ma sia i vaccini Oxford-AstraZeneca che Pfizer-BioNTech sono stati efficaci nel ridurre il rischio di infezione da Sars-CoV-2 e il ricovero in ospedale con questa variante”, commentano i ricercatori.

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