Papa, ‘no a tentazione nuovi fondamentalisti che cercano sicurezze religiose prima che Dio’

Papa no a tentazione nuovi fondamentalisti che cercano sicurezze

Papa, ‘no a tentazione nuovi fondamentalisti che cercano sicurezze religiose prima che Dio’

Il Papa mette in guardia i cattolici dalla tentazione dei “nuovi fondamentalisti”, più alla ricerca di sicurezze religiose che dell ‘amore di Dio. Bergoglio, continuando il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, incentra la meditazione sul tema: ‘Il frutto dello Spirito’ e osserva: “Ancora oggi, molti sono alla ricerca di sicurezze religiose prima che del Dio vivo e vero, concentrandosi su rituali e precetti piuttosto che abbracciare con tutto sé stessi il Dio dell’amore. Questa è la tentazione dei nuovi fondamentalisti”.


Fonte: AdnKronos


Avverte il Pontefice : “Se perdiamo il filo della vita spirituale, se mille problemi e pensieri ci assillano, facciamo nostro il consiglio di Paolo: mettiamoci davanti a Cristo Crocifisso, ripartiamo da Lui. Prendiamo il Crocifisso tra le mani, teniamolo stretto sul cuore. Oppure sostiamo in adorazione davanti all’Eucaristia, dove Gesù è Pane spezzato per noi, Crocifisso Risorto, potenza di Dio che riversa il suo amore nei nostri cuori. Chiediamoci: che cosa succede quando incontriamo nella preghiera Gesù Crocifisso? Succede quello che accadde sotto la croce: Gesù consegna lo Spirito, dona cioè la sua stessa vita. E lo Spirito, che scaturisce dalla Pasqua di Gesù, è il principio della vita spirituale. E Lui che cambia il cuore: non le nostre opere, ma l’azione dello Spirito Santo in noi! E Lui che guida la Chiesa, e noi siamo chiamati a obbedire alla sua azione, che spazia dove e come vuole”.

Bergoglio riflette sul fatto che “proprio il combattimento spirituale è un altro grande insegnamento della Lettera ai Galati. L’Apostolo presenta due fronti contrapposti: da una parte le «opere della carne», dall’altra il «frutto dello Spirito». Che cosa sono le opere della carne? Sono i comportamenti contrari allo Spirito di Dio. L’Apostolo le chiama opere della carne non perché nella nostra carne umana ci sia qualcosa di sbagliato o cattivo; anzi, abbiamo visto come egli insista sul realismo della carne umana portata da Cristo sulla croce! Carne è una parola che indica l’uomo nella sua dimensione solo terrena, chiuso in se stesso, in una vita orizzontale, dove si seguono gli istinti mondani e si chiude la porta allo Spirito, che ci innalza e ci apre a Dio e agli altri. Ma la carne ricorda anche che tutto questo invecchia e passa, marcisce, mentre lo Spirito dà la vita”.

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