“FONDO PER IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA”

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(UJ.com3.0) TODI – Sabato sera 13 aprile al Tempio della Consolazione in Todi, ha avuto inizio la Peregrinatio di una delle Reliquie del Miracolo Eucaristico di Bolsena, che sosterranno in alcune Parrocchie di ciascuna Vicaria della  Diocesi a cominciare da quella di San Fortunato e San Filippo. In tale circostanza il vescovo di Orvieto-Todi, mons. Benedetto Tuzia,ha annunciato la costituzione del “Fondo per il sostegno della Famiglia”. La celebrazione del Giubileo Eucaristico Straordinario 2013-2014, in occasione del 750° anniversario del Miracolo eucaristico di Bolsena (1263) e della Bolla “Transiturus” (1264) chiama, infatti, tutti ad uno rinnovato slancio, ad un supplemento speciale di fraternità e solidarietà in questi tempi particolarmente segnati da una crisi economica e finanziaria. 

Contemplando il “Mistero eucaristico”, in una prospettiva educativa ed operativa per le comunità cristiane e per ciascuno dei fedeli della Diocesi, il vescovo Mons. Benedetto Tuzia, insieme alla Caritas, hanno annunciato la costituzione del “Fondo per il sostegno della Famiglia”. Il pensiero che alcune famiglie delle nostre comunità parrocchiali si possano trovare a vivere questi tempi nella condizione di grave difficoltà o perdere il posto di lavoro, non può non interrogare ciascun cristiano. “Il Fondo per il sostegno della Famiglia” è sostanzialmente un appello alla responsabilità di tutti e di ciascuno, affinché il miracolo dello “spezzare il pane”,si ripeta con più forza durante questo santo Giubileo e ci converta ad uno stile di vita di maggiore sobrietà. 

Concretamente, affinché la carità che nasce nel cuore eucaristico non resti un generico appello, si costituisce “Il Fondo per il sostegno della Famiglia” per aiutare chi è o si troverà nell’indigenza. Sarà compito dei sacerdoti e dei laici, insieme, operare un serio discernimento e decidere come parteciparvi (rinviare spese non urgenti o secondarie, destinare una percentuale del bilancio parrocchiale, intraprendere coraggiose scelte di sobrietà…).

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