![Celebrazioni per San Costanzo, l’arcivescovo Maffeis: educati all’amore Celebrazioni per San Costanzo, l’arcivescovo Maffeis: educati all’amore](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2025/01/ivan-mafeis-678x381.jpg)
Celebrazioni per San Costanzo, l’arcivescovo Maffeis: educati all’amore
Celebrazioni San Costanzo – La celebrazione della solennità di San Costanzo, patrono dell’Arcidiocesi e della città di Perugia, si è svolta il 29 gennaio nella cattedrale di San Lorenzo, con una partecipazione numerosa di fedeli e rappresentanti delle istituzioni civili e militari, oltre agli Ordini cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro. Nell’omelia, l’arcivescovo Ivan Maffeis ha richiamato il messaggio evangelico dell’amore, sottolineando come il Santo abbia incarnato il mandato cristiano di donarsi agli altri senza aspettative.
La celebrazione eucaristica ha visto la presenza di numerosi sacerdoti, religiosi e diaconi, con l’accompagnamento musicale della Corale Laurenziana. Al termine, l’arcivescovo ha espresso gratitudine ai presenti e alle autorità che hanno animato la tradizionale processione della luminaria, svoltasi la sera della vigilia, il 28 gennaio. Questo rito simbolico percorre le piazze e le vie del centro storico fino alla basilica di San Costanzo, rappresentando il legame tra la comunità civile e quella religiosa nel ricordo del martire cristiano.
Durante la celebrazione, l’arcivescovo ha rivolto un ringraziamento a monsignor Vittorio Gepponi per il servizio svolto come coordinatore del Servizio per la tutela dei minori, incarico ora affidato alla dottoressa Luciana Stazi. Ha inoltre annunciato la nomina del domenicano padre Marko Baron, parroco di San Domenico, come vicario episcopale per la Vita consacrata. Infine, ha comunicato la data dell’ordinazione sacerdotale del seminarista Samuele Betti, prevista per il 28 giugno, alle ore 18, nella cattedrale di San Lorenzo.
Nel commentare le letture, l’arcivescovo ha sottolineato come l’amore richieda un impegno concreto, un’offerta della propria vita che si traduce in responsabilità. Ha ribadito che l’unione con Cristo, ricevuta nel battesimo e alimentata dalla Parola e dall’Eucaristia, non può rimanere astratta ma deve manifestarsi nel dono di sé: “Vi ho scelti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.
Monsignor Maffeis ha evidenziato che l’amore autentico si apprende dall’incontro con persone capaci di amare senza aspettarsi nulla in cambio. Questi esempi, ha aggiunto, danno vita alle famiglie, alla Chiesa e alla società. Ha quindi concluso affidando queste persone alla benedizione divina, chiedendo che il Signore le ricompensi, sia che siano ancora in vita, sia che abbiano già raggiunto la sua presenza.
Commenta per primo