Volano stracci tra Roberto Morroni, FI, e Virginio Caparvi, Lega

Volano stracci tra Roberto Morroni, FI, e Virginio Caparvi, Lega

Volano stracci tra Roberto Morroni, FI, e Virginio Caparvi, Lega

Dopo l’esito della recente consultazione elettorale”, in cui “ha trovato conferma la progressiva e consistente erosione che da tempo scuote la nostra base elettorale”, la “strada che Forza Italia deve imboccare, senza incertezze e senza ulteriori indugi, è quella di una vera e propria rifondazione, una sorta di Bad Godesberg”.

È l’appello di Roberto Morroni, vicepresidente della Regione Umbria e capogruppo Forza Italia in Consiglio regionale. Per Morroni “serve, con estrema urgenza, una reazione decisa per ridare vigore, forza attrattiva e aggregante all’identità politica di un partito-movimento che tanto ha dato e tanto può continuare a dare alla vita democratica del nostro Paese”. Morroni ribadisce la validità di “una forza saldamente ancorata alla tradizione liberaldemocratica, pluralista, laica, riformista, refrattaria ai bagliori del populismo e della demagogia”, che “crede nell’economia di mercato e negli istituti della democrazia liberale”, che “incentiva il merito quale leva di promozione individuale e collettiva, che guarda al bisogno con la volontà di rimuoverlo senza scadere nella palude dell’assistenzialismo”. “Una forza” prosegue Morroni convintamente europeista, con una cultura di governo pragmatica, aperta al futuro, alla modernità, al progresso”.

Ma come dare concretezza a questo ‘nuovo inizio’? Morroni traccia le linee del ‘nuovo corso’: la stesura di un ‘Manifesto di identità’ che rimetta a lucido “il bagaglio ideale-valoriale” e l’elaborazione di un ‘Programma Italia 2030’ che espliciti le riforme necessarie per un’azione di governo che, nei prossimi dieci anni, proietti l’Italia nel novero dei Paesi più avanzati per ritmo di sviluppo e standard di progresso”. Un nuovo corso “che deve sapersi misurare anche con il tema della selezione della classe dirigente, passando dalla cooptazione all’elezione, ovvero dalla legittimazione dall’alto alla legittimazione dal basso”. Il che assicurerebbe “il necessario dinamismo, la preparazione e una sana competizione nell’ambito della dirigenza interna, preservando in tal modo l’anima partecipativa e popolare del partito-movimento”.

La ripresa politica ed elettorale di Forza Italia” afferma Roberto Morroni “è condizione essenziale anche per le sorti future della coalizione di centro destra. Appare sempre più stretto il legame tra un auspicabile spostamento verso il centro del baricentro politico della coalizione di centro destra e il rafforzamento delle sue chance quale alternativa di governo alla sinistra”.

Di lì a poco la risposta, piccata, del segretario Leghista, Virginio Caparvi

“Reputo scomposto l’attacco all’attuale centro destra a trazione Lega da parte del vicepresidente della Giunta Regionale, Roberto Morroni, che pare avere la memoria corta visto che la carica di assessore regionale l’ha ottenuta proprio grazie ai voti di quel mondo che vive, secondo quello che dice lo stesso Morroni, dei ‘bagliori del populismo’”.

E’ la replica del Segretario Regionale della Lega Umbria, Virginio Caparvi. “Un intervento di attacco ad un progetto politico che ha portato finalmente dopo 50 anni il cambiamento in Umbria e recentemente anche nelle Marche. Piuttosto che dilettarsi nella strategia politica nazionale e regionale, l’assessore Morroni farebbe meglio a fare più attenzione alle materie di sua competenza, come ad esempio la caccia, visto il pasticcio combinato con i tesserini definitivi ancora non consegnati e con un calendario venatorio contestato dalla maggior parte delle associazioni di categoria. La Lega Umbria, in Terza commissione regionale, con i suoi consiglieri, si è battuta al fine di modificare il calendario venatorio seguendo le indicazioni dei cacciatori, ma siamo rimasti inascoltati dall’Assessore. Crediamo che il centrodestra sia in salute e il fatto che la Lega sia il primo partito della coalizione testimonia una vicinanza con quel popolo sovrano che fino ad oggi ci ha dato ragione nelle nostre battaglie”.

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