Via Del Massimo Degrado, Perugia: Social City fa una richiesta

Questo stato di irreversibile degrado sta diventando maggiorenne ed è giusto che abbia il suo dovuto riconoscimento sociale

Via Del Massimo Degrado, Perugia: Social City fa una richiesta

da Giampiero Tamburi (Coordinatore Perugia: Social City)
PERUGIA – Una richiesta, se fatta, che non è poi tanto peregrina! Anche l’associazione Perugia: Social City sta pensando di fare una richiesta per un doveroso cambio di nome ad una via.

Via del Macello offende gli animali e c’è stata una associazione che ha fatto la richiesta per potergli cambiargli nome. Giusta decisione! Non c’è che dire!

Ma come quella via, il cui nome è una offesa alla dignità di qualcuno, ne esistono altre che non sono da meno anche e soprattutto, per chi risiede in quelle via.

Prendi ad esempio via Jacopone da Todi! Chiamarla con il nome di un santo, una volta, poteva anche andare bene ma ora è motivo di non rispetto, sia per il santo che per i residenti. Perché? Per lo stato in cui è lasciata a se stessa da troppo tempo. Esiste in quella via un elevato stato di degrado che non è facile trovarne di uguali in tutta la città.

Un vecchio complesso edilizio che percorre, nel lato sinistro, tutta la via, lasciato in completo stato di abbandono, venduto dalla dismessa Telecom ad una società, che si ricorda di essere la proprietaria e di intervenire solo dopo che i cittadini che vi abitano e noi dell’associazione Perugia: Social City, ne denunciamo il suo stato (naturalmente più volte all’anno).

Non basta assolutamente tagliare l’erba una volta all’anno per soddisfare le esigenze di normale manutenzione. Occorrerebbe soprattutto intervenire periodicamente con delle normali derattizzazioni e, per quanto riguarda la stabilità delle strutture, fare in modo di ripulire le gronde e le calate per fare in modo che le acque piovane defluiscano normalmente e non attraverso i muri e le pareti degli stabili, quando le terrazze sono inondate.

Per non parlare delle ripetute effrazioni da parte dei senzatetto e clandestini che, oltre ad assumerlo come dimora, lo fanno diventare, troppo spesso, un luogo di mercato per i loro spacci di droga.

Una condizione indecente, sia per l’aspetto igenico quanto per quello della mancanza di sicurezza e di dignità verso chi vi abita, per la quale condizione, il solo responsabile è il Comune e la politica che lo gestisce, la quale, non è stata capace, in passato come ora, di intervenire e di onorare le promesse fatte: mettere telecamere di monitoraggio ed intervenire presso i proprietari con ordinanze ad hoc che gli impongano di ottemperare ai loro obblighi di manutenzione.

Oramai, questo stato di irreversibile degrado sta diventando maggiorenne ed è giusto che abbia il suo dovuto riconoscimento sociale.

Per tale motivo, la nostra associazione sta pensando seriamente di fare istanza presso il Signor Sindaco, quale coordinatore della Commissione Toponomastica, onde poter cambiare alla via l nome che gli è più consono. Al posto di via “jacopone da Todi” proporremo di dargli il nome di via “DEL MASSIMO DEGRADO”.

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