Un esponente di spicco di un partito (Lega) ha votato alle primarie di un altro (PD)? E allora di chi è la colpa?

Giampiero Tamburi, la paura del populismo che hanno i partiti…
Giampiero Tamburi

Un esponente di spicco di un partito (Lega) ha votato alle primarie di un altro (PD)? E allora di chi è la colpa?
da Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
La politica non è religione. Ergo: un atto di fede non è sufficiente a determinarne l’appartenenza o meno, a quello specifico partito, del soggetto che può o non può intervenire con il suo voto a determinarne gli indirizzi e si sa benissimo che “la faina nel pollaio per i polli è sempre un guaio!.

Prima di tutto vorrei chiarire ciò che per me conta e a ciò che do la dovuta importanza su questo accadimento avvenuto in queste, cosi dette, primarie di partito.

Quale che sia in partito che subisce o quello che attacca o dove sia avvenuto, non ha nessuna importanza per quello che voglio significare.

Importante è il fatto in se per se e di come avrebbero potuto evitare che accadesse se fossero state indicate regole ben precise in merito.

Un merito che deve, in ogni modo, mirare più allo specifico di determinare con maggior precisione chi può votare, in quel contesto di partito, e non al numero ultimo che si può strombazzare alla fine della giornata!

Cercare il modo di fare “cassa”, sia da un punto di vista materiale, quanto da quello ideologico, cercando di apparire più di quello che in effetti si è, può portare a subire ciò che è accaduto veramente e del resto, non si può attribuire agli altri, con atteggiamenti di stupore e di indignazione, ciò che è un errore di valutazione, o di strategia, proprio.

Ma, del resto, cosa si pretende!?!?

Questi sono i risultati prevedibili, ottenuti da quella politica che da venticinque anni è andata avanti con durissimi duelli dei suoi personaggi, per interessi personali che nulla significavano per l’ideologia del partito a cui appartenevano (ed appartengono anche ora) che, in questi ultimi anni, si sono esibiti a colpi di tweet, come se fosse un gioco elettronico di sparatutto individuale.

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