Leonelli (Pd): Esentare dal ticket minori fuori famiglia e ospiti di comunità

Il numero dei minori fuori famiglia ospiti in comunità residenziali in Umbria è contenuto, la misura non comporta aggravi di costi consistenti per l'Amministrazione regionale

Giacomo Leonelli (Pd) ha illustrato oggi in Aula la sua interrogazione per l'esenzione dal ticket sanitario dei minori fuori famiglia e i minori stranieri non accompagnati ospiti di comunità residenziali o in affido familiare
Giacomo Leonelli (Pd) ha illustrato oggi in Aula la sua interrogazione per l'esenzione dal ticket sanitario dei minori fuori famiglia e dei minori stranieri non accompagnati ospiti di comunità residenziali o in affido familiare

Nella seduta odierna di question time, l’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata con cui il consigliere Giacomo Leonelli (Partito Democratico) chiedeva alla Giunta regionale di “valutare la possibilità di esentare dal pagamento del ticket sanitario i minori fuori famiglia e i minori stranieri non accompagnati ospiti di comunità residenziali o in affido familiare”.

Nell’atto ispettivo, Leonelli evidenzia che “la legge 184/1983 considera i bambini e i ragazzi fuori famiglia d’origine come ‘nuclei familiari a sé stanti’. I minori stranieri non accompagnati ‘sono titolari in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell’Unione Europea” e ad oggi i ticket sanitari sono pagati dalle cooperative che gestiscono le strutture o dalle famiglie affidatarie.

Alcune amministrazioni (Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Torino) hanno previsto l’esenzione ticket per i minori che sono provvisoriamente fuori famiglia. I numeri dei minori fuori famiglia ospiti in comunità residenziali in Umbria sono in numero così contenuto da non comportare aggravi di costi consistenti per l’Amministrazione regionale”.

L’assessore Luca Barberini ha risposto che il tema è “meritevole di attenzione e di un intervento che possa aiutare il mondo dell’infanzia, quello dei bambini che soffrono e vivono un delicato momento per mancanza di tutela e copertura della propria famiglia di origine. La normativa nazionale non prevede una esenzione del ticket per i minori fuori famiglia o perché collocati in strutture residenziali o  in un percorso di affido.

È possibile prevederla soltanto introducendo una apposita norma regionale che, una volta approvata, può dare una risposta finanziaria seppure contenuta. Sulla base delle stime redatte, il ticket che la Regione Umbria incassa per prestazioni ambulatoriali svolte a favore di minori  accolti a scopo adottivo o in affidamento familiare, o accolti in comunità residenziali, negli ultimi tre anni, è di circa 35mila euro. Ci sono stati interventi legislativi in merito da parte di altre Regioni come Emilia Romagna e Toscana seppure non intervengano in modo esaustivo. È nostra intenzione inserire nella prossima legge di bilancio una modifica legislativa che permetta di aprire uno capitolo specifico affinché i minori fuori famiglia, in strutture residenziali o in un percorso d’affido possano essere esentati dal ticket. Con ogni probabilità, dunque, a partire dal prossimo anno potrà essere applicata questa esenzione attraverso fondi propri della Regione”.

Leonelli, nella replica, si è dichiarato “soddisfatto” dalla risposta dell’assessore perché – ha detto -, “viene recepito quanto auspicato. Bene la modifica legislativa annunciata sulla quale, insieme ad altri colleghi, offriamo la massima disponibilità”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*