Tensione nel Centrodestra: Lega minaccia rottura alle regionali

La questione delle elezioni regionali in Sardegna riapre lo scontro nella coalizione di centrodestra

Tensione nel Centrodestra: Lega minaccia rottura alle regionali

Tensione nel Centrodestra: Lega minaccia rottura alle regionali

La tensione sale nel centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali. La Sardegna, che quest’anno tornerà al voto insieme ad altre quattro Regioni, è diventata il campo di battaglia per la coalizione. Il centrodestra, con Fratelli d’Italia (FdI) in testa, ha puntato su Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e uomo vicino a Giorgia Meloni, nonostante la Lega spingesse per la riconferma dell’uscente Christian Solinas.

Il vicesegretario leghista Andrea Crippa ha lanciato un ultimatum: “La Lega è per riconfermare i presidenti uscenti, se così non fosse anche per una sola Regione, si riaprirebbero i giochi e il tavolo su tutte le altre”. Antonella Zedda, coordinatrice sarda di Fratelli d’Italia, ha risposto a stretto giro che il nome di Truzzu “è ufficiale” e che se la Lega, insieme al Partito Sardo d’Azione, intende “tagliare i ponti con il centrodestra, faccia pure”.

Le frizioni tra gli alleati si registrano a meno di 24 ore dalle parole distensive pronunciate dalla presidente del Consiglio, che nella conferenza stampa di fine anno aveva detto: “Le differenze sono un valore aggiunto, anche alle Europee possiamo crescere tutti, se i cittadini ci danno il consenso”.

Il concetto del “valore del centrodestra” viene rilanciato in giornata proprio dal vice di Salvini, ma in chiave critica: “Prima delle europee – come scrive l’Agenzia nazionale di stampa associata – vanno al voto quattro Regioni, abbiamo quattro presidenti uscenti che hanno amministrato bene e non c’è alcun motivo per cambiare nomi. Quindi per noi il candidato in Sardegna resta Solinas”.

La situazione del campo progressista non è meno complicata, con il Partito Democratico (PD) e il Movimento 5 Stelle (M5S) che, nonostante le dichiarazioni d’intenti, stanno faticando a costruire intese sui territori. In Piemonte, ad esempio, nella prima riunione sulla candidatura da contrapporre al governatore Cirio, i giallorossi hanno rilevato solo “ampie distanze”.

Strettamente connessa alla partita delle regionali c’è quella delle amministrative, dove pure FdI potrebbe cercare un riequilibrio nei rapporti di forza con gli alleati. Nel 2024, in ballo ci sono quasi quattromila Comuni, tra cui capoluoghi importanti come Firenze e Bari.

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