Tassa soggiorno comuni umbri, Ricci, valore negativo per accoglienza

Crea un Valore Negativo per l’Accoglienza e Incide, in negativo, per Un Posto di Lavoro a Struttuta “Media”.

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Tassa soggiorno comuni umbri, Ricci, valore negativo per accoglienza


Da Ieri in Umbria più Comuni con la Tassa di Soggiorno, Claudio Ricci: Crea un Valore Negativo per l’Accoglienza e Incide, in negativo, per Un Posto di Lavoro a Struttuta “Media”. Da ieri in Umbria ci sono altri comuni, legati a città di rilevo sul piano turistico, che applicano la tassa di soggiorno. Un “errore” che creare “valore percepito” negativo, nei turisti, e molti danni; l’esatto contrario di ciò che bisognerebbe fare.


Promozioni, sviluppo di reti commerciali e migliore accoglienza a prezzi concorrenziali “scontati”. Inciderà, la tassa di soggiorno, in negativo, per un addetto a struttura ricettiva media (come sarà evidente dagli utili d’impresa riscontrabili fra un anno). Inoltre chi spende per la tassa compra meno servizi nel territorio e nei negozi della città.


Non esistono piani di marketing operativi, approvati in accordo di programma e dai Consigli Comunali, per indirizzare le risorse della tassa “solo” su progetti turistici condivisi. Solo nelle grandi città “è poco percepita”, la tassa di soggiorno, ma nei piccoli luoghi chi può, tour operator o clienti individuali, evita il soggiorno nella meta con la tassa e pernotta vicino.


Nella storia economica più tasse provocano, sempre, meno sviluppo e benessere.

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