Tamburi, la Giunta comunale “scricchiola”?

Giampiero Tamburi, Impianti sportivi comunali
gianpiero TAMBURI

Voluta dal Sindaco Romizi quale amalgama di tecnici che dovevano, e questa era la ragione principale, in qualche modo essere un collettore tra le varie componenti politiche del Consiglio per dare la possibilità alla minoranza, di avere degli Assessori in qualche modo fuori dalle varie orbite politiche, ai quali rivolgersi con maggiore possibilità di essere ascoltati e, nello stesso tempo, consentire alla maggioranza, un maggior avvicinamento agli avversi schieramenti.

Poi, altro fatto importante e necessario, accontentare chi, con il loro apparentamento, avevano contribuito concretamente alla vittoria finale prendendo, tra l’altro, come si suol dire, “due picconi con una fava” perché dando l’incarico ad un certo candidato Sindaco di una lista presentatasi alle elezioni, si dimostrava che Perugia teneva in considerazione l’aspetto multiculturale, rafforzando e neanche di poco, la potenziale possibilità che la nostra città potesse essere la “Capitale Europea della Cultura” del 2019. Così non è stato? Pazienza; ci riproveremo la volta prossima.
C’è da sottolineare che una scelta così lungimirante, con dei principi di tal fatta, al nostro caro Sindaco è pesata non poco perché ha lasciato a bocca aperta addirittura la dirigenza romana e milanese della sua stessa parte politica e , anche qui da noi, ha provocato un malcontento (sempre politico) degli stessi consiglieri che, naturalmente, si aspettavano di essere presi molto di più in considerazione.
Dopo un anno circa dal suo insediamento ancora questo malcontento politico non si è placato ed ogni volta che se ne ha l’occasione torna a galla.
Ma poi, questa scelta dei tecnici, alla quale io credo molto poco perché una volta che prendono una qualsiasi decisione su un qualsiasi problema e viene approvata dal Consiglio, implicitamente, esercitano un atto di volontà che tutto è meno che una scelta tecnica, è servita allo scopo primo e cioè, come si diceva poc’anzi, quello di trovare dei punti di incontro, tra destra e sinistra per, non dico marciare compatti, ma quantomeno smussare certe spigolature, onde poter amministrare senza scossoni questo benedetto Comune? Sicuramente no!
Ne abbiamo molte conferme ed ultima quella che il PD e i Socialisti Riformisti vogliono fare a settembre e cioè indire una serie di assemblee popolari per denunciare lo stato di abbandono in cui viene lasciata la città e contestare pesantemente il bilancio di previsione, approvato dalla maggioranza nella seduta del 28 c.m. che, secondo loro, lascia le stesse tasse ai perugini, in cambio di tagli nei servizi e perché a fronte di questo arretramento sui servizi non ci sia stata nessuna riduzione delle aliquote di Tasi e Imu o della tanto annunciata abolizione, mai avvenuta, di Tosap e tassa di soggiorno.
In definitiva, dopo questa breve ed incompleta analisi della situazione, che andrebbe comunque approfondita, c’è da pensare che, dopo un anno dal suo insediamento, qualcuno abbia la volontà di iniziare una nuova partita, ricominciando con dei nuovi nomi per la Giunta?
Giampiero Tamburi

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