Sicurezza stradale Terni, Enrico Melasecche, gravissima situazione in città

La scala delle priorità è evidente anche ad un bambino

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Sicurezza stradale Terni, Enrico Melasecche, gravissima situazione in città TERNI – Il rappresentante UIL, Vigili Urbani, sembra non abbia gradito la nostra interrogazione in merito alla gravissima situazione che vede la città di Terni da anni abbandonata a sé stessa, addirittura sul fronte della sicurezza stradale minima. Da molti mesi non vengono più sostituite neanche le lampade dei semafori come da anni non sono ripristinate le strisce pedonali disintegrate, temi questi propri della mission del Corpo dei Vigili, la cui ambizione dovrebbe essere proprio quella di coadiuvare convintamente alla salvaguardia della vita dei cittadini. Che poi venga promesso di ripristinare i molti semafori spenti solo dopo che noi siamo stati costretti a minacciare un esposto in Procura la dice lunga sulla situazione cui è ridotta la città.

Dispiace però che il rappresentante sindacale dei Vigili della UIL, dei quali abbiamo il massimo rispetto, non si renda conto che il paradosso utilizzato (divise fiammanti ma semafori spenti) per far emergere questa sorta di priorità alla rovescia non è di certo contro i Vigili ma volutamente indirizzato a chi decide queste cose cioè l’assessore. A meno che, ma non voglio crederlo, sia lui stesso a sostenerla in modo abbastanza corporativo.

La scala delle priorità è evidente anche ad un bambino: se in una famiglia manca il pane, perché i semafori spenti e le strisce pedonali disintegrate sono il pane della sicurezza di tutti i ternani, non si comprano nuovi vestiti perché quel colore non va più ma si provvede prima all’emergenza. Nessuno ha mai detto né pensato che non si debbano sostituire le divise logore o i giacconi da intemperie ma come possiamo tacere su questi amministratori i quali, dopo aver dissipato decine e decine di milioni di euro in modo assurdo, cancellato dal bilancio a dicembre 2016 ben 100.000 euro per la segnaletica stradale, priorità assoluta in queste condizioni, non trovano 1000 euro per sostituire le lampade esaurite dei semafori spenti, non provvedono a rifare le strisce pedonali disintegrate dopo anni di mancata manutenzione ma stanziano 180.000 € per cambiare il colore delle divise dei Vigili?

Tutti i ternani avrebbero viceversa apprezzato un comunicato della UIL Vigili Urbani che, con grande altruismo e senso della propria missione, avesse sollecitato all’Assessore le priorità della sicurezza stradale rispetto al cambio di colore delle divise, questione evidentemente vitale per alcuni, ma forse non anche per tutti i cittadini. Che poi in una città normale un’amministrazione minimamente efficiente faccia l’uno e l’altro è di evidenza assoluta ma Terni da vari anni non è città normale ma in pre-dissesto per non dire peggio.

Siamo sempre stati favorevoli a molte misure che la UIL, come “sindacato dei cittadini”, negli anni ha proposto o assecondato, come le notifiche delle sanzioni assegnate ai Vigili che avessero voluto svolgere quel lavoro e come la gestione concorrenziale delle ammende per far risparmiare al Comune ingenti risorse. Abbiamo anche proposto la gestione delle strisce blu internalizzata per far guadagnare al Comune 500.000 euro l’hanno con cui si sarebbero benissimo comprate divise nuove, ripristinati i semafori e rifatte le strisce pedonali ma su questo ci è stato detto che il Corpo (?!?) dei Vigili non era d’accordo come molte resistenze ci sarebbero per effettuare i controlli, totalmente assenti, sulla raccolta differenziata che ha ridotto Terni ad una discarica a cielo aperto, controllo richiesti dall’ASM inutilmente con decine di lettere e solleciti.

Non sappiamo se tutto questo dipenda dai Vigili, dal Comando o dall’Assessore e sinceramente anche su questi temi avremmo gradito un comunicato stampa altrettanto appassionato che chiarisse le responsabilità perché l’intera città è sgomenta della situazione a dir poco vergognosa in cui si trova da quasi un anno. In conclusione, noi siamo per un Corpo dei Vigili Urbani che possa svolgere con il rispetto di tutti i cittadini i propri compiti d’istituto, nella serenità e professionalità ed al meglio delle dotazioni professionali e su questo le nostre scelte sono inequivocabili ma che, in contemporanea, partecipi in prima linea ai problemi della città, facendosene carico.

Ringraziamo il rappresentante sindacale della UIL Vigili Urbani che ci ha consentito di spiegare meglio il paradosso sulle priorità della spesa di quell’assessorato, certi come siamo che il tutto sia nato da un equivoco e non da una sua rivendicazione corporativa che antepone le divise nuove alla sicurezza stradale. Invitiamo infine i Vigili Urbani, tutti, ad un confronto aperto sui moltissimi problemi irrisolti che riguardano il loro ruolo e le loro condizioni, convinti che solo dal dialogo e da una loro partecipazione come cittadini fra i cittadini, possa derivare una maggiore funzionalità dell’intera macchina comunale.

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