Rifiuti Umbria, M5s, “Chiudere definitivamente il sito di Sant’Orsola”

Il Tar ha rilevato che la Regione ha reiteratamente eluso la doverosa trasparenza amministrativa

Subito alle assunzioni degli operatori socio sanitari, lo chiede il M5s Umbria

Rifiuti, M5s, “Chiudere definitivamente il sito di Sant’Orsola”. “Il Tribunale amministrativo ha condannato (http://rassegna.crumbria.it/news/2016/09/21/2016092102175601704.PDF?n=4801) la Regione Umbria, annullando alcune determine dirigenziali relative alla discarica Sant’Orsola di Spoleto, giacché non si è seguita la normativa e, in particolare, non è stata osservata la Valutazione di impatto ambientale (Via).

Il Tar ha anche rilevato che la Regione ha reiteratamente eluso la doverosa trasparenza amministrativa, sfuggendo a precisi obblighi di informazione pubblica”. Lo evidenziano i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 stelle) in una nota, firmata anche dal consigliere comunale spoletino Elisa Bassetti, in cui osservano che “nelle motivazioni si registrano un’approssimazione e una mancanza di professionalità che paiono modus operandi di burocrazie soggiogate da una politica già di suo priva di una chiara visione del problema”.

Per Liberati e Carbonari “la gestione dei rifiuti in Umbria è sempre più caotica, in perenne stato di emergenza tale da derogare ogni pianificazione, favorendo costosi conferimenti in discarica, eludendo anche le stesse leggi che tutelano ambiente e salute, contraddicendo le migliori pratiche già adottate nel Paese.

Ed anche l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) viene chiamata in causa insieme alla Regione, perché, seppur in presenza di ‘uno stato di conclamato inquinamento dell’area’, all’epoca fornì i pareri richiesti in ‘modo alquanto generico’, con una motivazione che secondo i giudici del Tar appare ‘del tutto obliterata o comunque formulata in modo alquanto lacunoso’ e in barba al principio di massima precauzione in materia di tutela dell’ambiente”.

Secondo i consiglieri di opposizione “nonostante la sostanziale presa d’atto degli effetti potenzialmente negativi sull’ambiente, si è comunque agito in violazione della norma, esercitando un ‘eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento’, quando da tempo era viceversa stato evidenziato come quella zona fosse già fortemente inquinata dal percolato fuoriuscito a causa di rotture del telo, con grandi pericoli per la salute pubblica. Intanto l’impianto, già esercitato per anni in modo incongruo, ora sta addirittura funzionando senza autorizzazioni.

Ancora una volta – concludono – i soldi dei cittadini verranno utilizzati per riparare ai danni della cattiva politica, ma nel frattempo un’interrogazione urgente M5S sia in Comune che in Regione incalzerà gli enti per ottenere l’immediata chiusura della discarica e un nuovo piano di gestione dell’emergenza rifiuti nell’Ati 3”.

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