Perquisizioni e arresti domiciliari: intervento Fiorini (Lega Umbria)
“Chi pensava che la Giunta Di Girolamo avesse toccato il suo punto più basso dovrà ricredersi. Ecco infatti arrivare la notizia di nuove perquisizioni a Palazzo Spada e, poco dopo, la decisione del Gip della misura degli arresti domiciliari per l’amministratore unico di TerniReti, il suo consulente e dell’assessore al bilancio, Piacenti d’Ubaldi. Dopo i milioni di euro di debiti contratti, le inchieste, i primi arresti domiciliari tra cui quelli del sindaco, la bocciatura del piano di riequilibrio, la decisione dell’accesso al fondo di rotazione e il conseguente aumento indiscriminato delle tasse locali ecco un’altra, ennesima, brutta pagina di storia politica ternana firmata Pd.
Mentre nel resto dell’Umbria si discute di come sviluppare i territori e si ottengono dei risultati, la città di Terni rischia di venire scippata del tribunale e di essere marginalizzata dal sistema trasporti umbro a causa dell’inerzia dei suoi rappresentanti politici di maggioranza alle prese con beghe personali e giudiziarie.
La città, inserita in un contesto di profonda crisi caratterizzato da imprese che chiudono e un tasso di disoccupazione sempre più alto, non riesce a reagire, paralizzata da una classe politica di centrosinistra arrivata ormai al capolinea, inerme, sofferente, incapace di ogni azione risolutiva. Cosa ulteriormente deve accadere perché possano, finalmente, rassegnare le dimissioni e andarsene a casa?
Emanuele Fiorini
Capogruppo Lega Umbria
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