Parità di genere, nota di Bori e Meloni

Parità di genere

Parità di genere, nota di Bori e Meloni

“Conoscere quali misure siano, o meno, state adottate fino ad oggi, dalla giunta Tesei, nell’ambito della promozione delle politiche per la parità di genere, in ottemperanza alle norme regionali e nazionali”. E’ quanto chiedono in un’interrogazione rivolta alla giunta Regionale, il vice presidente della commissione Sanità, Tommaso Bori, e la capogruppo Pd Simona Meloni, a cui ha fatto seguito anche l’invio di una lettera indirizzata, dagli stessi, al presidente della Comitato per il Controllo e la Valutazione, Thomas De Luca.

Ufficio stampa Pd Umbria


“Secondo il ‘Censimento permanente della popolazione in Umbria’ realizzato dall’Istat – ricordano Bori e Meloni – nella nostra regione il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere: il tasso di occupazione maschile è al 54,5%, di ben 14 punti più elevato rispetto a quello femminile, mentre i tassi di disoccupazione sono pari al 9,6% per gli uomini e al 13,2% per le donne. Inoltre, lo scorso mese di aprile è stato pubblicato uno studio promosso dal Cersag e dell’Azienda Usl Umbria 2 che ha ribadito come e quanto le differenze di genere si siano accentuate dopo la pandemia, soprattutto per le donne con un impiego lavorativo o che costituiscono una famiglia monogenitoriale o in situazioni in cui incide la sproporzione di carico delle attività domestiche”.
“La Regione, tanto più in questa fase storica – sottolineano i consiglieri dem – ha il dovere di attivare strumenti concreti, volti al raggiungimento della parità di genere a partire dall’istruzione, dal diritto alla salute delle donne, sui temi del lavoro, della formazione e dell’impresa, ma anche nell’ambito della conciliazione e della condivisione e dei servizi di contrasto alla violenza degli uomini contro le donne, così come è stabilito dalla Legge regionale 25 novembre 2016, n.14. Riteniamo inoltre che sia giunto il momento – aggiungono – di sapere anche quali strumenti sono stati predisposti al fine di dare pubblicità e diffusione alla Legge n.162.5 del novembre 2021,  approvata all’unanimità dal Parlamento, che ha reso obbligatorie una serie di azioni volte a garantire e tutelare, la parità nell’ambito lavorativo, salariale e della formazione professione”.
“L’Umbria dimostri di aver fatto la sua parte – concludono Bori e Meloni – e qualora non fosse così, si dia immediata attivazione a questo genere di politiche che, peraltro, si stanno rivelando tanto più attuali e urgenti, così come dimostra la ‘clausola di condizionalità trasversale’ prevista nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e all’interno del più ampio programma Next Generation Eu”.

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