Opere pubbliche a rischio, Mori PD chiede a Barelli di prendere posizione. Come da poco denunciato dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini in occasione di una conferenza stampa convocata nella sede regionale dell’Anci e alla presenza del presidente di Anci Francesco De Rebotti, dei rappresentanti delle reti delle professioni e di molti sindaci come quello di Spoleto (Fabrizio Cardarelli), Bastia (Stefano Ansideri), Marsciano (Alfio Todini), Gubbio (Filippo Stirati), Terni (Leopoldo Di Girolamo) e Assisi (presente il prosindaco Antonio Lunghi), sono tante le opere pubbliche che il soprintendente sta bloccando nella regione. Si tratterebbe di opere pubbliche per una valore di oltre 100 milioni di euro, con atti che in diversi casi sono in netta contraddizione con quelli assunti in precedenza dalla stessa Soprintendenza.
Tanti, quindi, i progetti che non possono essere realizzati fino in fondo a causa di uno stallo di molti procedimenti amministrativi di rilascio di autorizzazioni e pareri in materia paesaggistica e su beni vincolati, anche in relazione a progetti di opere pubbliche che erano stati precedentemente autorizzati. Situazione che vede come protagonisti molti comuni dell’intera regione, quindi anche il Comune di Perugia, in cui in ballo ci sono anche grandi cantieri come la Biblioteca degli Arconi, San Francesco al Prato, ma anche, in prospettiva, il Mercato coperto e la riqualificazione del Turreno.
“Apprendiamo a mezzo stampa che Italia Nostra di Perugia, l’associazione culturale e di protezione ambientale di cui l’attuale vicesindaco Barelli è stato Presidente, ha preso le difese del Soprintendente Gizzi avverso le accuse mosse dalla Regione e dall’Anci. Ci piacerebbe a questo punto conoscere l’opinione del vicesindaco di Perugia Urbano Barelli – afferma la consigliera comunale del PD Emanuela Mori – Il Comune di Perugia è tra i comuni presenti nel dossier predisposto dalla regione e presentato in occasione della conferenza stampa. Si tratta di un documento ufficiale che raccoglie le schede che i comuni in questione hanno inviato riguardanti la situazione delle opere pubbliche a rischio e che è stato spedito alla presidenza del Consiglio e al ministro dei Beni culturali.
Il Comune di Perugia ha dato, quindi, la sua adesione al medesimo dossier: cosa ne pensa Urbano Barelli, già Presidente di Italia Nostra, che più volte ci ha dimostrato la sua capacità di cambiare idea a seconda delle opportunità del momento, come per esempio nel caso Ikea? Che posizione ha intenzione di prendere questa volta il vicesindaco di Perugia? Oggi non è più il Presidente di Italia Nostra, ma è il vicesindaco della nostra città. Ha intenzione di appoggiare il suo Sindaco o di prendere le distanze da questa sua scelta andando ad allinearsi con la linea che sta portando avanti l’associazione di cui era Presidente?”
Speriamo si allinei con l’associazione di cui era presidente.