Nomina di Scoccia in Commissione ‘Via Vas’, Bori e Bistocchi criticano
Nomina di Scoccia – La nomina di Margherita Scoccia nella Commissione ‘Via Vas’ del ministero dell’Ambiente sta suscitando un acceso dibattito politico a Perugia. I candidati consiglieri regionali del Partito Democratico, Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, hanno espresso forti riserve sull’incarico attribuito alla Scoccia, sottolineando come tale scelta sia influenzata da logiche di partito piuttosto che da meriti oggettivi.
Bori e Bistocchi evidenziano che le commissioni e gli enti governativi sembrano piegati a dinamiche di partito, utilizzati per ricollocare figure politiche che, come Scoccia, sono risultate sconfitte nelle recenti elezioni. La candidata sindaca di destra, che ha subito una netta sconfitta alle urne, viene dunque “riciclata” in un nuovo ruolo, un passaggio che solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità delle scelte governative.
Nonostante la Scoccia possa vantare un certo curriculum professionale, la sua nomina è stata considerata “inopportuna” dai rappresentanti del Pd. Secondo loro, l’incarico non riflette le aspettative dei cittadini, i quali hanno già espresso il loro giudizio in sede elettorale. L’assegnazione a una commissione di tale rilevanza, che si occupa di valutare l’impatto ambientale delle opere, è vista come una modalità per sottrarsi alla sconfitta elettorale, offrendo alla Scoccia una nuova piattaforma dalla quale operare.
Le dichiarazioni di Bori e Bistocchi mettono in luce una tensione crescente all’interno del panorama politico umbro. I due consiglieri regionali non si sono limitati a commentare la nomina, ma hanno anche presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo chiarimenti sulle motivazioni e sui criteri utilizzati per la scelta di Scoccia. Questo gesto evidenzia la volontà del Pd di far emergere la questione in ambito nazionale, attirando l’attenzione su pratiche che considerano discutibili.
“Il nostro compito è quello di vigilare sulle scelte fatte dalla politica – afferma Bori – e non possiamo permettere che si continuino a fare nomine che non rispettano la volontà degli elettori. I cittadini di Perugia hanno votato e il risultato è chiaro. Non possiamo accettare che si riciclino figure che hanno già ricevuto un chiaro segnale di bocciatura”.
Bistocchi aggiunge: “È fondamentale che la politica torni a essere un luogo di merito, non di ripescaggio. Questa nomina rischia di compromettere ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Le commissioni devono essere luoghi di competenza e serietà, non solo un rifugio per chi ha fallito nelle elezioni”.
Con la nomina di Scoccia, il Partito Democratico intende porre l’accento su una questione di maggiore rilevanza: la necessità di riformare il sistema delle nomine politiche per garantire maggiore trasparenza e una selezione basata su criteri meritocratici. La situazione in atto non solo mette in discussione la figura della Scoccia, ma solleva interrogativi più ampi sulle dinamiche interne ai partiti e sul modo in cui vengono gestite le risorse umane nelle istituzioni pubbliche.
La critica mossa dai due esponenti del Pd non si limita a un semplice dissenso, ma rappresenta un segnale forte di richiesta di cambiamento. A questo punto, si attende una risposta da parte del ministero dell’Ambiente e, soprattutto, dalla stessa Scoccia, che dovrà chiarire come intende affrontare il nuovo incarico e quale sarà la sua posizione rispetto alle critiche ricevute.
ah, ah, ah, ah parlano i piddini di meritocrazia