Marco Rizzo: nessuna alleanza in Umbria, avanti con le regionali

Il leader di Democrazia sovrana popolare presenta il suo programma

Marco Rizzo: nessuna alleanza in Umbria, avanti con le regionali 

Marco Rizzo: nessuna alleanza in Umbria, avanti con le regionali 

Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia sovrana popolare e candidato presidente alle elezioni regionali dell’Umbria, ha ribadito in un’intervista che il suo partito si pone come alternativa netta a tutte le altre forze politiche. Durante il colloquio con il direttore del Corriere dell’Umbria, Sergio Casagrande, pubblicato oggi, Rizzo ha illustrato la sua visione politica e i prossimi obiettivi elettorali del movimento. Ha anche annunciato che Democrazia sovrana popolare parteciperà alle regionali di Toscana e Marche nel 2025.

Rizzo ha chiarito che il suo partito non farà “mai alleanze” con nessuno, spiegando che sia il centrodestra che il centrosinistra sono incompatibili con la loro visione politica. “Siamo in opposizione totale a questi schieramenti. La nostra prospettiva è quella di un nuovo governo che rispetti la sovranità delle regioni e dell’Italia nelle decisioni fondamentali,” ha dichiarato. Democrazia sovrana popolare propone infatti una struttura di governo che attribuisca maggiori poteri decisionali alle regioni in ambiti territoriali, mentre le questioni nazionali, come la sanità, dovrebbero rimanere di competenza statale, “togliendo la gestione ai politici locali e lasciando ai medici la responsabilità operativa”.

L’intervista, diffusa anche sul Corriere di Arezzo e il Corriere di Siena, ha messo in luce i primi risultati elettorali ottenuti da Democrazia sovrana popolare, tra cui un incoraggiante 2% raggiunto nella recente tornata elettorale della provincia autonoma di Trento. Guardando al futuro, Rizzo ha confermato che il suo partito si presenterà anche alle regionali della Liguria e successivamente nelle già citate Toscana e Marche.

Parlando del panorama politico nazionale, Rizzo ha offerto anche un commento su Stefano Bandecchi, coordinatore di Alternativa Popolare e neo alleato del centrodestra. Lo ha definito un “uomo intelligente”, riconoscendo la sua abilità nel comprendere i meccanismi della politica, anche se ha descritto il suo stile come “effervescente”. Bandecchi, secondo Rizzo, ha saputo inserirsi abilmente nella coalizione che attualmente guida il Paese.

Non sono mancati, infine, i giudizi su Giorgia Meloni e il centrosinistra. Rizzo ha criticato la leader di Fratelli d’Italia, accusandola di tradire i valori sovranisti per cui viene votata, riducendoli a “un elemento di cartone”. Riguardo al centrosinistra, Rizzo non ha risparmiato dure parole, definendolo “il più antipatico” tra le forze politiche.

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