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Lucio Nichinonni lascia la giunta, divergenze irreparabili con il Sindaco Bandecchi
La giunta comunale di Terni è stata scossa da un evento inaspettato: Lucio Nichinonni, assessore al Personale e rinomato commercialista, ha presentato le sue dimissioni, causando un vero e proprio terremoto amministrativo. Questa scelta radicale, senza precedenti nella storia recente di Palazzo Spada, è maturata in seguito a divergenze con il sindaco Stefano Bandecchi, emerse durante l’ultima riunione di giunta focalizzata sul bilancio.
Bandecchi, sorpreso ma non scosso, ha annunciato di assumere temporaneamente la delega al personale e di essere già alla ricerca di un sostituto per Nichinonni, con il nome di Raffaello Federighi tra i possibili candidati. Allo stesso tempo, si fa strada l’ipotesi che Andrea Sterlini, presidente della Prima commissione, possa esercitare la sua influenza in questa scelta.
Le dimissioni di Nichinonni, giunte dopo soli cinque mesi dall’inizio del mandato dell’amministrazione targata Alternativa Popolare, hanno aperto una crepa in quella che sembrava una coalizione solida. Il disaccordo ha radici nella gestione del bilancio comunale e nelle recenti nomine effettuate nella fondazione Carit, che hanno visto Nichinonni escluso nonostante la sua competenza in materia.
Questa scissione si intensifica con le scelte politiche del sindaco riguardanti il personale di Palazzo Spada e i dirigenti, spesso oggetto di critiche da parte del primo cittadino. La decisione di nominare Sara Francescangeli e il professore Marco Venanzi all’interno dell’Assemblea dei soci della Fondazione Carit, senza il coinvolgimento di Nichinonni, potrebbe aver contribuito alla decisione del commercialista di lasciare l’incarico.
Nonostante il contesto turbolento, il sindaco Bandecchi ha diffuso un messaggio di ottimismo attraverso i social media, assicurando che la situazione è sotto controllo. Tuttavia, l’ombra delle dimissioni di Nichinonni aleggia su Palazzo Spada, lanciando un segnale di possibili turbolenze future all’interno della giunta comunale e mettendo in luce le sfide che attendono l’amministrazione nell’affrontare le questioni politiche e di governance interne.
“Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto l’assessore alle dimissioni, è utile pensare che Terni ha tanti problemi e sicuramente i cittadini non possono aspettare ulteriormente per affrontare le questioni che vivono ogni giorno. Per questo è fondamentale che il sindaco Bandecchi risolva subito la questione, anche perché Nichinonni lavorava su diverse e importanti deleghe, come quella del personale, dell’organizzazione della digitalizzazione. Tutti elementi che hanno influenza diretta anche sulla quotidianità dei cittadini. Le dimissioni dell’assessore sono il segnale dell’assenza di un vero programma di sviluppo della città da parte della giunta Bandecchi, che fino a questo momento non ha mostrato quale sia la sua idea di crescita per il territorio. Su questo la nostra attenzione sarà sempre altissima”.
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