Legge contro le discriminazioni sessuali, la Lega Nord Umbria conferma la sua contrarietà

Mancini e Fiorini: “ La legge, un chiaro manifesto ideologico con l’unico obiettivo di imporre il gender in Umbria”

Politiche abitative e contributo affitti, mozione della Lega Nord

Legge contro le discriminazioni sessuali, la Lega Nord Umbria conferma la sua contrarietà PERUGIA – A pochi giorni dalla discussione in Consiglio Regionale sulla legge contro le discriminazioni sessuali, i Consiglieri Regionali della Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini confermano l’assoluta contrarietà al testo. “Siamo favorevoli alla difesa dei diritti, ma assolutamente contrari alle strumentalizzazioni politiche ed ideologiche che sono alla base della Legge, per questo come Lega Nord Umbria ci siamo fatti carico di presentare in assise tutti gli emendamenti proposti dai Comitati in difesa delle Famiglie. Solo con approvazione di tali indispensabili “correttivi” potremo votare una legge che, a parer nostro, aumenta solo le tensioni e le discriminazioni anziché ridurle.

L’atto in questione – spiegano i due esponenti del Carrocio – non è altro che un manifesto ideologico, con un obiettivo chiaro: imporre il gender alla società umbra; a nostro avviso certe dinamiche devono essere di esclusiva competenza delle famiglie e tali associazioni ne devono restare assolutamente fuori senza attribuire loro una dignità istituzionale come si tenta di fare in questa legge. E’ emblematico il trattamento riservato in queste ore al consigliere regionale Andrea Smacchi, colpevole di aver difeso la libertà di espressione sancita dalla Costituzione e attaccato con una violenza ideologica e mediatica incomprensibile.

La Regione Umbria ha l’obbligo di prendersi cura di tutti i discriminati, non solo di quelli di diverso orientamento sessuale e che, per alcuni, possono essere considerati elettoralmente più “interessanti”. Non è questa la politica di cui ha bisogno la nostra società, attraversata da una crisi economica e valoriale profonda, quei 40 mila euro destinati ad associazioni di nicchia, potrebbero essere impiegati in maniera più costruttiva, come ad esempio un fondo per le attività didattiche, le necessità quotidiane finanche alla cancelleria delle scuole di I e II grado.

Disabili, bulimici, anoressici, anziani, rappresentano una fetta di società emarginata che ha pari dignità, ma evidentemente per la Sinistra, parafrasando George Orwell, tutti i discriminati sono uguali, ma alcuni discriminati sono più uguali degli altri, tanto da avere diritto ad una specifica legge. Quello a cui stiamo assistendo – concludono Mancini e Fiorini – è per noi un grave vulnus alla libertà della nostra società e per questo, ribadiamo la nostra contrarietà ad un atto che assomiglia solo ad un baratto politico, perché la nostra costituzione già nei suoi principi fondamentali difende la libertà e i diritti della persona”.

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