Lega Nord, meningite, l’assessore Barberini non dice tutta la verità PERUGIA – In virtù delle dichiarazioni rilasciate oggi dall’assessore alla sanità Luca Barberini, il quale afferma che “non c’è alcun segnale di allarme legato alla meningite” ma “resta comunque massima l’attenzione visti i casi in regioni vicine come la Toscana”, la Lega Nord Umbria, attraverso il capogruppo Emanuele Fiorini, torna a ribadire la necessità di discutere la mozione presentata dal carroccio in merito alla esenzione (totale o parziale) delle spese per la vaccinazione contro il meningococco B.
“L’assessore Barberini – dice Fiorini – insiste in particolare sulla necessità della vaccinazione contro il meningococco C, sul quale, tra l’altro, recenti studi scientifici hanno dimostrato l’inefficacia di un richiamo a lungo termine, indicando come opportuno, invece, un richiamo tra i 15 mesi e i 10 anni di età. Barberini si dimentica di dire che la forma più frequente di meningite in Umbria è quella derivata dal meningococco B, come dimostrano studi recenti.
E’ da sei mesi – prosegue Fiorini – che abbiamo presentato una mozione per discutere della questione in aula di Consiglio Regionale. Il costo della vaccinazione contro il meningococco B, infatti, è elevato e non tutti i cittadini se lo possono permettere. Ricordo, tra l’altro, che lo stesso assessore Barberini aveva votato a favore della discussione immediata della nostra mozione. Basta chiacchiere, passiamo ai fatti e pensiamo alla salute dei cittadini”.
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