Lega, 25 aprile deve unire a partire da valori Costituzione

Lega, 25 aprile deve unire a partire da valori Costituzione

Lega, 25 aprile deve unire a partire da valori Costituzione “La Liberazione è festa Nazionale. Per troppo tempo è stata una celebrazione “di parte”, spetta alle Istituzioni il compito di farne la festa di tutti gli italiani per difendere e attuare i Valori incarnati dalla Costituzione. Quello che serve oggi all’Italia non è semplicemente il ricordo, ma l’esempio personale e collettivo, senza il quale i traguardi civili, sociali e politici, così faticosamente raggiunti, rischiamo di essere messi in discussione, non dall’avvento violento di una dittatura, ma dall’imposizione, non meno pericolosa e drammatica di un modello di società che segnerebbe un passo indietro rispetto a quanto faticosamente costruito dalle generazioni che ci hanno preceduto.

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Per questo ho scelto di accettare l’invito e partecipare alle iniziative organizzate dalle Amministrazioni comunali di Torgiano e di Todi. ” – Così il Senatore Leghista Luca Briziarelli Nel caso di Todi – come sottolineato dai Senatori Luca Briziarelli e Simone Pillon e dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Valerio Mancini – abbiamo voluto testimoniare la nostra vicinanza personale e quella della Lega al Sindaco Antonino Ruggiano, al Vice Sindaco Adriano Ruspolini e a tutta l’Amministrazione comunale  per la polemica pretestuosa di cui sono stati oggetto in questi giorni.

È grave e al tempo stesso ridicolo che qualcuno si erga a giudice e giuria nel valutare il grado di “democraticità” di un’ Amministrazione che ha scelto di non delegare ad altri il proprio compito di rappresentanza della comunità tuderte in una giornata così importante e che ha voluto testimoniare direttamente in maniera netta e convinta la propria adesione ai valori democratici incarnati dalla nostra Costituzione.

1 Commento

  1. La storia insegna. Nulla e niente cambierà. Tutti questi senatori e deputati che sono stati eletti con le elezioni del 4 marzo hanno solo vinto a nostre spese, a spese dei cittadini. Ora, al di là del colore politico, se governeranno o meno, avranno in ogni caso un ricco stipendio mensile a spese del povero popolo. Padri e madri di famiglia, giovani imprenditori e piccoli professionisti che dovranno continuare a lavorare con fatica per cercare di guadagnare in un anno quello che loro prendono in un solo mese. Per non parlare degli esodati, dei disoccupati e di quelli che non riescono ad andare in pensione perché non hanno raggiunto l’età pensionabile o non hanno i giusti contributi versati. Questi sono stati discorsi ampiamente sbandierati durante la campagna elettorale. Ora come per magia dimenticati. Mentre loro litigano per la poltrona, si fanno i selfie e brindano davanti ai fotografi con il solo obiettivo di farsi fotografare, noi comuni mortali continuiamo a lavorare. Ma la colpa è solo la nostra che crediamo e ci fidiamo ancora di loro…

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