Lavoro, occupazione, ambiente e Coronavirus, Mascio al confronto tra candidati
Quarantadue anni nel mondo della scuola, prima come insegnante e poi dirigente scolastica. Maria Elisabetta Mascio ha motivato così la scelta di candidarsi con il centrosinistra alle elezioni suppletive del Senato nel collegio Umbria 2 che si terranno il prossimo 8 marzo: “Ritengo sia un dovere civico mettere a disposizione la propria energia per contribuire al progresso del paese nel segno dell’equità sociale e di una redistribuzione delle ricchezze conforme ai bisogni di tutti”.
Lavoro, disoccupazione giovanile, questione ambientale e anche l’emergenza Coronavirus. Questi i temi su cui i candidati si sono misurati nel confronto organizzato dall’associazione Terni Valley nella sede della Fondazione Aiutiamoli a Vivere a Terni. Con Maria Elisabetta Mascio erano presenti Armida Gargani (Riconquistare l’Italia) e Roberto Alcidi (Movimento 5 Stelle) mentre non ha partecipato la candidata della Lega, Valeria Alessandrini.
A moderare l’incontro Filippo Formichetti e Lorenzo Ranocchiari. Presenti in sala anche alcuni i consiglieri comunali Paolo Angeletti, Emanuele Fiorini, Alessandro Gentiletti, Luca Simonetti e Federico Pasculli. Primo giro di domande su lavoro e disoccupazione giovanile, che nel territorio di Terni arriva a percentuali intorno al 40%: “Il nostro territorio soffre in modo particolare rispetto altre zone della regione, bisogna spingere sull’imprenditoria giovanile e sulla riconversione ecologica. Sono fondamentali in questo senso l’innovazione e la formazione. E’ sempre più alta la percentuale di giovani che escono dalla scuola superiore e non si iscrive all’università, è un dato che impoverisce il paese. Questo succede anche perchè manca il sostegno alle famiglie nel diritto allo studio”.
Il tema del lavoro si intreccia con quello ambientale: “Trovare un punto di equilibrio tra impiego, sviluppo imprenditoriale e tutela ambientale è possibile. Come? Incentivando la decarbonizzazione, smettendo di sostenere chi consuma risorse non rinnovabili e inquinanti, puntando sull’economia circolare e su produzioni all’interno del ciclo della sostenibilità. I progetti legati all’area di crisi complessa vanno portati a casa, purtroppo invece non sempre si nota da parte delle amministrazioni locali la volontà e la capacità di fare sistema. E’ necessario anche premiare i comportamenti virtuosi: raccolta differenziata con effetti sulla bolletta della Tari, riuso e riciclo domestico, mobilità sostenibile che invece la nuova giunta regionale penalizza come dimostrano i tagli al trasporto pubblico”.
Di attualità l’emergenza Coronavirus ed il referendum sul taglio dei parlamentari: “Senza entrare negli aspetti medici e sanitari della vicenda Coronavirus – ha detto la Mascio – è evidente il rischio legato alle ricadute economiche. Siamo parte di un ecosistema, il mondo è un’unica entità dove popoli ed economie sono connessi. La situazione economica rischia di essere critica non solo per l’Italia. La nostra forza sarà affrontare l’emergenza insieme a tutti gli altri paesi d’Europa”. Infine sul referendum del 29 marzo: “Il faro è la Costituzione, la rappresentanza è un diritto fondamentale e va difeso il valore della nostra repubblica parlamentare. Negli ultimi anni abbiamo assistito a uno svuotamento dei compiti del Parlamento sempre più notaio che generatore di leggi. E’ questo il problema su cui riflettere”.
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