Giochi di convenienza politica che non possiamo condividere

Giochi di convenienza politica che non possiamo condividere

da Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)
Giochi di convenienza politica che non possiamo condividere E le strade secondarie stanno a guardare! I motivi di lamentarsi e puntualizzare i disagi della viabilità, secondo le proprie realtà di zona o di quartiere, su certi enormi disagi che si devono sopportare per le strade ridotte al minimo come sicurezza, sono sacrosantamente veri e non più tollerabili. Non si può definire sterile polemica un problema che, dati di fatto alla mano, in ogni momento è dimostrabile! Perciò dobbiamo porci queste domande! Vi siete mai domandati il perché di queste apparentemente non spiegabili motivazioni di priorità di operare nel tentare di sistemare le strade della nostra città?

Vi siete mai chiesti come mai, quando passeggiate per le strade, vedete un’asfaltatura incomprensibile, dove si notano porzioni di corsie messe a nuovo e dove le rimanenti metà sono state lasciate con tanto di buche, in bella vista e perché questi (mezzi) interventi vengono effettuati su strade che lasciamo supporre una lista (nascosta) che determina quelle dove intervenire perché stabilite di prima categoria nei confronti di altre che sembrano di nessuna importanza? Oppure; dove tutta la carreggiata è stata sistemata a tratti, più o meno lunghi, interrotti in altri, conseguenti ai primi, lasciati nell’incuria più completa come se fossero di competenza di un altro comune?

Possiamo capire e non condividere, che gli asfalti della città siano lasciati in uno stato non degno di una “Smart City” (come siamo abituati a definirci ora) per le motivazioni più svariate che possono andare dal fatto che si è raschiato il fondo del barile e sono rimanti all’asciutto economicamente (come sono sempre pronti ad asserire i nostri amministratori/politici comunali, o quant’altro ci vogliono far credere ma, un intervento nelle condizioni sopra citate e con delle strade definite di prima categoria nei confronti di altre no: non lo capiamo e non lo possiamo accettare come cittadini!

E fino a qui ci siamo! Ma, per soddisfare la nostra sete di verità, questo non basta; bisogna cercare di capire; bisogna andare oltre e domandarci il perché vengono fatti interventi simili, se così si possono definire, in questi disgraziati termini. Le ragioni possono essere tante ma, la maggior parte, poco credibili mentre alcune si può tentare di ipotizzarle. Come per esempio una ragionevole causa di ciò che accade sia il risultato di un regolamento di appalti non del tutto funzionale alle esigenze reali della città! Allora, se le cose stessero così, dietro, di fatto, ci sarebbe una precisa scelta politica di una certa parte della medesima, specialmente ora, in un periodo “buio” come quello che stiamo passando per la vicinanza del rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale! Ed ecco spiegate le strade a “zebra” e quelle alle quali non viene rivolto nessun pensiero per non avere l’obbligo di farle!

(foto scattata il 15/11/18)

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