Foglia de Il Messaggero se la prende con Pillon e lui replica immediatamente

Foglia de Il Messaggero se la prende con Pillon e lui replica immediatamente
Simone Pillon

Foglia de Il Messaggero se la prende con Pillon e lui replica immediatamente

di Simone Pillon
Stamattina una foglia del Messaggero se la prende con me. Contrariamente a quanto scherzosamente riportato nel trafiletto, godo di buona memoria. È vero, il 13 dicembre 2018 ho votato la fiducia al ddl spazzacorrotti che conteneva la sciagurata norma sulla prescrizione, ma il ministro Bonafede aveva esplicitamente promesso con impegno solenne che quella norma, con efficacia a far data dal 1 gennaio 2020, non sarebbe mai entrata in vigore perché prima di allora sarebbe stata varata la riforma dei tempi del processo penale, rendendola di fatto superata.

Poi a luglio si rimangiò tutto e presentò una proposta del tutto carente, con la quale i processi penali avrebbero avuto durata eterna. Di fronte alla sua pervicacia la Lega non potè fare altro che la crisi di governo di metà agosto.

Come ho detto ieri in aula, proprio in faccia a Bonafede, se avesse voluto dare tempi certi al processo, avrebbe potuto comunque approvare la riforma entro dicembre, visto che era ed è ancora ministro della giustizia. Se non lo ha fatto è dunque perché non può o non vuole. In un caso o nell’altro ha tradito la fiducia mia, della Lega e più ancora degli italiani.
Ecco cari amici del Messaggero perché perché sono e resterò in prima fila con l’avvocatura per questa battaglia di civiltà.

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