Ferdinandi 8 Marzo emancipazione femminile e inclusione Sociale

Lo sciopero transfemminista come voce di rivendicazione per un cambiamento strutturale

Ferdinandi 8 Marzo emancipazione femminile e inclusione Sociale

Ferdinandi 8 Marzo – In occasione dell’8 marzo, la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, un gruppo determinato di attiviste a Perugia ha deciso di aderire allo sciopero transfemminista. In contrasto con il comune spirito celebrativo di questa giornata, la scelta è stata quella di marciare per le strade, non per festeggiare, ma per rivendicare cambiamenti strutturali nella società.

Michela Murgia, con saggezza, sottolinea che “di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva”. Questa riflessione ispira l’impegno delle attiviste a continuare a sollevare il problema delle disuguaglianze di genere in ogni contesto, dalle conversazioni quotidiane alle discussioni politiche.

Dalla località di Pretola, iniziamo ascoltando i problemi delle comunità, riconoscendo che la questione delle disuguaglianze di genere non è solo personale ma richiede una risposta politica, amministrativa e quotidiana. L’obiettivo è un’amministrazione che si faccia portatrice dei diritti delle donne, promuovendo la tutela e la sicurezza degli spazi, e favorendo un’effettiva emancipazione femminile, sia sociale che economica.

Nell’immagine di città che queste attiviste propongono, l’inclusione è un valore centrale. Per questo motivo, hanno scelto di attraversare l’intera Perugia accanto a tutti i cittadini, con l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di una società più equa e inclusiva.

In questo 8 marzo, lo sciopero transfemminista a Perugia si presenta come un appello concreto per un cambiamento radicale, una luce accesa su questioni cruciali che richiedono attenzione e azione. Non si tratta solo di una giornata di celebrazione, ma di un passo significativo verso la costruzione di una società in cui le donne possano festeggiare davvero quando avranno raggiunto pari condizioni salariali, spazi sicuri e reali condizioni di emancipazione.

1 Commento

  1. Tutto condivisibile, ma non dimentichiamo che, ad esempio, per la prima volta abbiamo una Presidente del Consiglio donna e due donne che si contendono la poltrona di Sindaco di Perugia. Questo per significare che sono stati fatti passi concreti e significativi verso il raggiungimento dell’uguaglianza di genere. C’è ancora da fare e la Presidente Meloni mi sembra che abbia particolarmente a cuore tale problema sociale.

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