Elezioni Umbria, Bianconi presidente PD-M5S, ma Fora non è “fora” va avanti da solo

Andrea Fora incontra una delegazione dell'Umbria dei Territori

Elezioni Umbria, Bianconi presidente PD-M5S, ma Fora non è “fora” va avanti da solo

Dopo aver incassato il no di Brunello Cucinelli, di Rosella Tonti, di Fausto Cardella e Francesca Di Maolo, alla fine l’hanno spuntata con Vincenzo Bianconi. L’imprenditore di Norcia adesso è il candidato presidente di PD e  Movimento Cinque Stelle. Walter Verini, Marina Sereni e i pentastellati umbri alla fine sono riusciti a trovare, dopo cinque tentativi, un civico che potesse candidarsi alla presidenza della regione, perché Andrea Fora, il candidato appoggiato solo dal PD e da liste civiche non andava bene al M5S.

Ma che ne sarà di Andrea Fora? Ieri sulla sua pagina Facebook ha pubblicato diversi post. Il primo alle 10 del mattino: «Buona domenica piovosa a tutti. Io sono cinque giorni che sto lavorando al programma e non leggo i giornali. Novita?». Il secondo alle 14: «Anche Di Maolo rifiuta la candidatura. A questo punto è chiaro che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto. Mi prendo qualche ora per riflettere, domattina dirò la mia qui su Facebook». Il terzo dopo le 22: «Era da tempo che cercavo una ispirazione interessante per scrivere un libro a tratti autobiografico. Ora finalmente l’ho trovata. Buonanotte a tutti gli amici e anche agli altri. A domani!».

Ma i commenti che ne sono seguiti sui post sono molto incoraggianti. I fan adesso lo invogliano ad andare avanti lo stesso e di correre senza l’appoggio del PD che lo aveva lanciato e appoggiato per poi lasciarlo solo e seguire il patto civico proposto dal capo politico Luigi Di Maio. E’ molto probabile dunque che Fora andrà dritto per la sua strada, così facendo democratici e pentastellati potrebbero avere qualche problema, perché i civici e i socialisti, a questo punto potrebbero decidere di appoggiarlo.

L’ex presidente di Confcooperative ha già messo in moto la macchina elettorale da quasi tre settimane, coinvolto un’agenzia di comunicazione e numerose persone e investito una cifra molto consistente. Tornare indietro a questo punto sarebbe impossibile, anche per una questione di dignità.

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