Elezioni 2024, Bonaccini a Perugia: fiducia per le regionali umbre
Elezioni – Il presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini ha preso parte a Perugia alla presentazione delle linee programmatiche della coalizione di centrosinistra, con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Stefania Proietti alla presidenza della Regione Umbria. Durante l’incontro, Bonaccini ha risposto alle domande dei giornalisti, trattando temi legati all’Umbria, alla situazione politica nazionale e al governo. Bonaccini ha aperto il suo intervento affrontando il tema della crescita dell’estrema destra in vari Paesi occidentali, sottolineando che non considera mai gli elettori responsabili di tali tendenze. Tuttavia, ha evidenziato come si stia diffondendo una crescente frustrazione e preoccupazione, dato il rallentamento economico che caratterizza l’Italia in questo periodo.
Stagnazione economica
Il leader del PD ha evidenziato come l’economia italiana sia tornata a registrare una crescita zero, con proiezioni per i prossimi anni che indicano l’Italia come uno dei Paesi con il tasso di crescita più basso tra quelli dell’OCSE e tra i peggiori dell’Unione Europea. Bonaccini ha poi parlato del saldo commerciale del Paese, che nei primi sei mesi del 2024 ha registrato un surplus di 29 miliardi di euro. Tuttavia, ha specificato che di questo importo, ben 18,6 miliardi provengono dalla sola Emilia Romagna, una regione con appena il 7,5% della popolazione italiana. Questo squilibrio, secondo Bonaccini, è un segnale di difficoltà per l’economia nazionale.
Ha anche richiamato l’attenzione sulla produzione industriale in calo, con un decremento di oltre tre punti percentuali su base annua, una situazione che prevede anni difficili per l’Italia. Inoltre, ha criticato il governo per non aver mantenuto alcune promesse, come la riduzione delle accise e l’aumento delle pensioni minime, che sono state aumentate solo di 3 euro mensili, a fronte dei 1000 euro promessi.
Sfiducia nella destra
Riferendosi all’evoluzione del consenso per la destra italiana, Bonaccini ha notato come, nonostante la destra mantenga una posizione di forza, ci siano segnali di riduzione del consenso. Ha citato il caso delle elezioni in Liguria, dove il margine di vittoria della destra si è notevolmente ridotto rispetto alle precedenti elezioni, suggerendo che potrebbe verificarsi un fenomeno simile anche in Umbria. Qui, cinque anni fa, la destra vinse con un vantaggio di oltre 20 punti percentuali, ma oggi si parla di un testa a testa. Bonaccini ha invitato il centrosinistra a unire le forze e a offrire un’alternativa concreta, anziché limitarsi a criticare l’opposizione.
La sfida in Umbria
Bonaccini ha espresso fiducia nella possibilità di riconquistare l’Umbria grazie alla candidatura di Stefania Proietti, che considera una figura adeguata e preparata per guidare la regione. Secondo Bonaccini, la coalizione di centrosinistra è compatta e pronta a presentare un programma comune. Ha lodato l’esperienza della Proietti come sindaca di Assisi, ritenendo che, in caso di vittoria, saprà agire immediatamente sulle questioni cruciali della regione.
Ha evidenziato il peggioramento della qualità della vita e della competitività delle imprese in Umbria rispetto a cinque anni fa, notando anche come l’attrattività della regione sia diminuita. La situazione della sanità pubblica è un altro aspetto critico: in passato, l’Umbria era tra le regioni italiane con i migliori servizi sanitari, ma oggi Bonaccini afferma che i cittadini percepiscono un forte deterioramento. Critica il modello della destra, che secondo lui tende a favorire il privato, mentre il centrosinistra punta a garantire a tutti gli stessi diritti, in particolare in ambito sanitario e educativo.
Una coalizione ampia e unita
Bonaccini ha sottolineato l’importanza di una coalizione ampia e unitaria per il successo elettorale, anche grazie alla partecipazione di diverse forze, inclusi i sostenitori di Matteo Renzi nelle liste civiche. Ha spiegato che, mentre in Liguria ci sono stati veti che hanno ostacolato la campagna elettorale, in Umbria la situazione è diversa, e la coalizione è coesa. Per Bonaccini, la vittoria non dipende dalla popolarità dei leader, ma dalla capacità di presentare un programma che ispiri fiducia agli elettori.
Focus sull’Umbria
Riguardo alla questione migratoria e alla recente manovra economica, Bonaccini ha evitato commenti approfonditi, preferendo concentrarsi sulle questioni locali, motivando la sua scelta con la natura della visita, finalizzata esclusivamente alla campagna elettorale umbra. Nel corso della giornata, Bonaccini ha visitato anche altre località umbre, come Terni, Foligno e Trevi, dove ha incontrato cittadini e sostenitori, continuando a promuovere la candidatura della Proietti e a sottolineare l’unità della coalizione di centrosinistra.
Bonaccini ha concluso ringraziando i presenti e rinnovando la fiducia nella capacità del centrosinistra di tornare a guidare la Regione Umbria dopo cinque anni, puntando su un programma che risponda alle esigenze concrete dei cittadini.
Bonaccini è un abile comunicatore, quindi va preso con le pinze, cioè con molta cautela e soppesando attentamente le sue argomentazioni.