Elezioni 2024, battaglia cruciale tra centrodestra e centrosinistra

Elezioni 2024, battaglia cruciale tra centrodestra e centrosinistra

Elezioni 2024 – L’Umbria sarà interessata nel mese di giugno del prossimo anno da una consultazione elettorale di grande rilievo che vedrà impegnati la maggior parte dei Comuni a partire dal capoluogo regionale.

In competizione ci sono i 7 comuni che hanno una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Perugia, Foligno Gubbio, Bastia Umbra, Marsciano, Castiglione del Lago e Orvieto nella provincia di Terni, cinque di questi in mano ad Amministrazioni di centro-destra.

di Giancarlo Lunghi

Poi ci sono gli altri 3 comuni che superano i 10 mila abitanti come Gualdo Tadino sceso poco sotto la soglia dei 15 mila dopo l’ultimo censimento, ( 14.258) Magione e San Giustino, tutti e tre  guidati da Amministrazioni di centro-sinistra.

I comuni dai 5 ai 10 mila abitanti interessati al voto sono 7, Spello, Torgiano, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Città della Pieve, Panicale, San Gemini, in maggioranza guidati dal centro-destra. Poi tutti gli altri comuni sotto i 5 mila abitanti a partire da Norcia, Stroncone, Acquasparta fino ai più piccoli Vallo di Nera in Valnerina e Polino in Provincia di Terni.

Nella scorsa tornata elettorale, giugno 2019,il centro destra ha ottenuti importanti risultati riconfermandosi a Perugia e Bastia Umbra , vincendo ad Orvieto ed espugnando città da anni governate dal centro- sinistra come Marsciano e Foligno.

Occorre ricordare che due importanti comuni come Marsciano e Umbertide, tradizionali roccaforti dell’ex – Pci con percentuali bulgare, sono oggi guidati da Sindaci di centro-destra, anche per gli errori commessi da una sinistra che si riteneva intoccabile, arrogante e con divisioni profonde tra gli stessi dirigenti dei partiti e delle liste civiche facenti parte della coalizione.

Nel prossimo anno saranno molto importanti i risultati elettorali di Perugia e Foligno dove comunque il centro sinistra può dire la sua soprattutto se costruisce coalizioni ampie e che ricomprendono  tutti gli strati sociali, cioè rappresentare gli interessi del mondo del lavoro ,dei dipendenti pubblici, dei pensionati ma  anche di gran parte delle partite iva, dei piccoli e medi imprenditori, degli artigiani, dei commercianti,  del mondo delle professioni, della sanità, del terzo settore e del volontariato che è presente nel nostro paese.

Le partite sembrano aperte a Bastia Umbra, a Marsciano e Orvieto, dove sarà importante il giudizio che daranno i cittadini sui Sindaci e sulle Giunte di centro destra per come hanno operato negli  ultimi 5 anni e come il centro sinistra sceglierà i propri candidati Sindaci e costruirà le alleanze.

L’impressione è che comunque gli amministratori del centro destra non abbiano apportato grandi novità nel governo di queste città ed anzi hanno pagato soprattutto all’inizio del loro mandato della inesperienza amministrativa e della scarsa conoscenza delle problematiche cittadine e di come affrontare i problemi economici, urbanistici, di rigenerazione urbana nonché quelli sociali e culturali condizionate nella loro attività anche da eventi esterni come la pandemia da COVID,  le crisi internazionali e le difficoltà dell’economia.

Infine il dato politico almeno a livello nazionale è cambiato fortemente soprattutto con la vittoria del centro destra a livello di elezioni politiche lo scorso anno con un travaso di voti dalla lega a fratelli d’Italia e occorrerà verificare il risultato che otterrà la lega, sicuramente molto ridimensionato rispetto a 5 anni fa quando aveva eletto alcuni sindaci, come a Foligno e Marsciano e che eventualmente ricandidati dovranno affrontare una coalizione di centro sinistra ampia e variegata comunque imperniata sul PD che è  il partito guida di tale coalizione e il più organizzato e presente nel territorio umbro.