Edifici costruiti su faglie sismiche note? E’ successo. Lo chiede Liberati del M5s. Da Andrea Liberati – M5S Regione Umbria – Quanti edifici pubblici e privati sono stati edificati su faglie sismiche note? Ebbene, è ampiamente accaduto anche questo, pure negli anni 2000, e non soltanto in Umbria, laddove una severa cultura geologica avrebbe dovuto pervadere l’orientamento delle amministrazioni pubbliche.
Credo che solo una Commissione di inchiesta possa indicarci dove si è sbagliato e perché. Ad esempio individuando quegli immobili pubblici ricomposti o realizzati ex novo pur in anni recentissimi e tuttavia fortemente danneggiati da un sisma la cui magnitudo è stata circa 25/30 volte inferiore a quella di Amatrice. E, ancora, solo una Commissione di inchiesta potrebbe dirci se, a fronte di edifici ricostruiti persino due volte in 20 anni (sismi 1979 e 1997), non sia finalmente opportuno passare definitivamente all’utilizzo strutturale di altri materiali quali il legno, scontentando certo i cementieri, ma salvando sicuramente le vite delle persone e riducendo gli oneri per lo Stato.
Questo è particolarmente vero per Norcia, la cui situazione è molto seria, con un forte stress psicologico cagionato dalla lunga crisi sismica in corso. Nel breve termine e confidando nella solidità edilizia, l’autosistemazione voluta dalla Regione sarebbe un’iniziativa apprezzabile, ma il pro memoria (allegato) del Comune di Norcia e diretto alla Regione parla chiaro: i cittadini, a partire dalle esigenze di quelli più deboli, chiedono da subito casette di legno, da rimuovere alla fine della fase emergenziale: Catiuscia Marini è chiamata a rispondere sul punto in modo chiaro e concreto, senza che fatue questioni relative all’immagine dell’Umbria -cui tutti teniamo- si trasformino in un cappio al collo per gli oltre mille residenti costretti a dormire in macchina o a recarsi presso parenti (quando va bene), al di là dei posti letto collettivi in palestra e in condizioni igieniche davvero difficili.
La Regione Umbria ha esperienza e capacità per dar seguito senza indugi alle ragionevoli richieste della comunità locale, istanze inoltrate reiteratamente dall’Amministrazione comunale di Norcia ancor prima dell’arrivo sui luoghi del sisma del nuovo commissario straordinario del Governo, Vasco Errani.
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