Corteo CasaPound, un centinaio i manifestanti, presente Simone di Stefano
Spaccio, degrado, furti e immigrazioni incontrollate. Sono questi i temi principali che hanno spinto i militanti umbri di CasaPound a manifestare oggi a Ponte San Giovanni. Un centinaio le persone, cittadini compresi, scesi in strada, nonostante il maltempo e la violenta pioggia. Era presente tra gli altri anche Simone di Stefano, segretario nazionale di CasaPound.
Il corteo è partito da via Nino Bixio, strada della stazione di Ponte san Giovanni. Da lì si è avviato verso la rotonda tra via Nino Bixio e via Manzoni, quest’ultima via percorsa fino all’altro incrocio con via Nino Bixio per poi ritornare alla stazione. Questo secondo quando disposto dal Questore di Perugia. Al termine ci sono stati gli interventi, tra cui quello del leader nazionale Di Stefano. A causa di una contro manifestazione da piazza del Mercato il corte CasaPound era stato spostato alla stazione. E’ stato un corteo molto pacifico, nonostante il clima di terrore che era stato diffuso per via delle organizzazioni antifasciste. Sul posto uno spiegamento di forze, tra Carabinieri e Polizia in assetto antisommossa e la polizia locale.
I motivi della manifestazione sono stati ricordati da Antonio Ribecco, responsabile perugino del movimento che ha ricordato: «A noi non interessa lo scontro politico e ideologico, non cadremo a stupide tentazioni dell’antifascismo, a noi importano i temi principali, spaccio, degrado, furti, e immigrazioni incontrollate. CasaPound – ha poi aggiunto – è capace di unire la cittadinanza sotto la bandiera, sotto il tricolore per le vere ragioni per le quali manifestiamo. Sono motivi – ha spiegato – che fanno vivere male, senza molta libertà. A Ponte San Giovanni, specialmente nei pressi delle scuole e del parco giochi, si vedono prostitute ad ora ora del giorno, cosa che è stata più segnalata dalla cittadinanza molto infastidita da questo». Era presente anche Carla Spagnoli, a titolo personale.
Simone di Stefano alla domanda di eventuali alleanze con altre forze politiche di centrodestra a livello nazionale ha risposto dicendo che non possono fare coalizioni: «Noi vogliono portare voti a un centrodestra che al suo interno quelli che faranno parte di un governo tecnico. Se mai esisterà in Parlamento un governo di centrodestra che ci proporrà l’uscita dall’Euro, uscita dall’Unione Europea e lo stop immediato dell’immigrazione, noi siamo anche pronti a sostenerlo con un appoggio esterno. Siccome non ci sarà nessun governo dei centrodestra meglio mandare in Parlamento una pattuglia di ragazzi, determinati a fare l’opposizione più dura che si sia mai vista in Italia».
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