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Comune Perugia, Rosetti M5s: “Scoperto un debitore eccellente”
da Cristina Rosetti M5s
Un bilancio in affanno, quello del Comune di Perugia, dal lontano 2006-2007, anno del noto “buco” di bilancio, i cui effetti devastanti sono una zavorra di cui il Comune di Perugia non riesce a liberarsi. Il 2014 si chiudeva con un disavanzo tecnico “buco bis” di ben 35 milioni di euro, che ci ritroveremo a pagare, dilazionati in rate di oltre un milione di euro annui, fino al 2042.
Ai “buchi di bilancio”, negli anni si è aggiunta una crisi cronica di liquidità, che costringe il Comune a prendere a prestito in maniera anomala per fa fronte ai pagamenti e che porta con sé interessi annuali sistematicamente sopra il milione di euro. In una tale situazione, un cittadino comune si aspetterebbe una grande attenzione alla corretta riscossione di tutti i crediti che il Comune vanta. E invece non è così.
Dopo la scoperta dei crediti non riscossi dalle associazioni, talvolta morose per anni, dalle pieghe del bilancio, emerge un altro debitore eccellente, per una somma di gran lunga superiore e pari ad oltre un milione di euro (1.064.643,22), che Gest/Gesenu deve al Comune di Perugia a titolo di “indennità di disagio ambientale” relativamente agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 (sembra che per il 2015 non sia stata ancora determinato l’ammontare dovuto).
E pensare che i cittadini di Perugia in questi anni si sono trovati a sborsare somme a Gesenu, per il rimborso delle tariffe non pagate dagli utenti morosi, che nel 2015 sono state trasferite dalla fiscalità generale (ovvero dal bilancio del Comune) sulle bollette Tari, per la bellezza di tre milioni e duecento mila euro. Somme – sulla cui debenza il M5S nutre dei dubbi – e che neppure negli anni di competenza sono state però compensate con il credito che il Comune vantava negli anni 2011-2014 e che ancora non ha riscosso.
Peraltro, per i cittadini e le aree interessate dall’indennità di disagio ambientale oltre il danno pure la beffa. Infatti, della somma complessiva riscossa dal Comune di Perugia a titolo di indennità di disagio ambientale e pari ad oltre ottocentomila euro, neppure un euro è stato in questi anni utilizzato così come invece prevederebbe la legge regionale del 2009, la quale stabilisce che l’indennità di disagio ambientale è destinata ai comuni sede di impianti di trattamento dei rifiuti o a quelli che comunque risentono delle ricadute ambientali conseguenti all’attività dell’impianto e che le somme devono essere utilizzate dagli stessi comuni per agevolazioni tariffarie a favore degli utenti interessati dalla presenza degli impianti (Pietramelina, Borgogiglione, Ponte Rio) e per finalità inerenti al miglioramento ambientale e la dotazione di servizi nelle stesse aree.
Nulla di tutto ciò è avvenuto in questi anni, in quanto le somme sono state acquisite a bilancio ed utilizzate senza alcun vincolo di destinazione. E in questo quadro, anche per il 2015, per la scarsa liquidità delle casse comunali, i cittadini di Perugia avranno pagato – perché costretti a prendere a prestito – ben oltre il milione di euro di interessi, vanificando così risorse preziose da poter investire. Se questa è buona amministrazione…
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