Commissariamento Adisu, interrogazione urgente di Liberati M5s

L'incarico è stato assegnato ad una persona già più volte nominata, scaduta e prorogata

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Commissariamento Adisu, interrogazione urgente di Liberati M5s

“Il commissariamento dell’Adisu è stato fatto dalla Giunta senza dichiarate finalità e tempistiche, non rispettando le normative, senza rispettare le prerogative dell’Assemblea legislativa. Inoltre l’incarico è stato assegnato ad una persona già più volte nominata, scaduta e prorogata”.

È questo il contenuto di un’interrogazione a risposta urgente presentata dal capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati. Nell’atto Liberati chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini “perché, alla scadenza di un incarico conferito nel 2010, prorogato nel 2013, nei confronti di una persona già nominata più volte prima del 2010 nello stesso incarico, non si sia provveduto alla nomina di un diverso amministratore o commissario”.

Inoltre Liberati domanda “quali siano i motivi del commissariamento dell’Adisu, che si intuisce essere oggetto di un futuro riordino, del quale non sono chiari il contesto e gli intendimenti; e perché, pur trattandosi di un’Agenzia regionale al pari dell’Aur, il commissariamento di Adisu sia avvenuto senza approvazione di una apposita norma da parte dell’Assemblea legislativa, comportando in tal modo l’adozione di un atto contra legem da parte della Giunta”.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle chiede anche di sapere “se la nomina del professor Oliviero quale commissario dell’Adisu, a parità di compenso rispetto a quello già percepito quale Amministratore unico, sia dovuta alla volontà di conservare in favore della stessa persona una nomina regionale, magari in attesa di ulteriori e diversi incarichi conferiti dalla Regione; se la nomina a commissario del professor Oliviero da parte della presidente Marini, in continuità con le scelte da molti anni fatte, sia correlata all’interesse relativo alla gestione delle risorse finanziarie erogate dalla Regione sia negli anni precedenti, sia da ultimo con la legge di assestamento di bilancio 2015, per interventi di edilizia residenziale degli studenti”.

Infine Liberati interroga la Giunta per conoscere “come mai la presidente di Regione non abbia messo mano personalmente né alla delibera di Giunta, giacché costei risulta infatti assente al momento del voto, né al decreto di commissariamento, che è di sua esclusiva competenza”.

Nell’interrogazione Liberati ricorda che “con deliberazione numero 26 del 17 novembre 2015 (legge regionale “16/2015”), l’Assemblea legislativa ha approvato una legge in materia di tassa automobilistica regionale nell’ambito della quale ha voluto commissariare in via d’urgenza l’Aur, Agenzia della Regione Umbria che si occupa di ricerche. Le ragioni dichiarate dalla Giunta circa la necessità di una legge regionale che preveda l’ipotesi del commissariamento, fattispecie non prevista dalla legge istitutiva dell’Aur, consisterebbero nella necessità di una preventiva norma di legge sul commissariamento, e nella intenzione politica di fondere Aur, Isuc e Centro Studi Giuridici, nonostante questi ultimi due istituti siano presidiati in modo indipendente dall’Assemblea legislativa e non dall’Esecutivo”. “Restano oscure – scrive ancora Liberati – le ragioni dell’avvenuto commissariamento dell’Adisu, che è avvenuto ad ottobre 2015, a fari spenti, sottotraccia, senza approvazione di una apposita norma di legge da parte dell’Assemblea legislativa, pur trattandosi di una agenzia regionale.

Il decreto di commissariamento da parte del presidente della Regione, sostituito all’uopo dal vice presidente della Giunta, si basa su una deliberazione della Giunta, altrettanto ermetica, alla quale la presidente non ha partecipato. La Giunta regionale e la sua presidente hanno quindi ritenuto di percorrere due strade diverse per Aur E Adisu: per la prima una norma di legge che disciplina il commissariamento, norma approvata dall’Assemblea; per la seconda un provvedimento monocratico di competenza del presidente della Regione, sottaciuto a tutti, basato su un presunto ‘potere generale di commissariamento anche alla luce della giurisprudenza’.

La presidente, inoltre, ha preferito non mettere personalmente mano né alla delibera di Giunta, giacché costei risulta assente al momento del voto, né al decreto di commissariamento di sua esclusiva competenza, fatto adottare dal suo vice”.

Per Liberati “restano ignote e comunque non dichiarate in atti le finalità del commissariamento dell’Adisu. Sono altresì incerti i tempi dello stesso commissariamento. L’attuale commissario straordinario dell’Adisu, già amministratore unico più volte nominato nello stesso ruolo dalla Giunta regionale, e prima ancora già commissario e anche componente del consiglio di amministrazione dello stesso ente regionale, gestisce l’Adisu ormai da molti anni, con progressivo accentramento su di sé dei poteri degli organi dell’Agenzia stessa grazie a successive modifiche della legge, senza risultare con ciò incompatibile con l’impiego presso l’Università di Perugia quale docente ordinario. Impiego per il quale la legge regionale non ha imposto neanche il part-time”.

Commissariamento Adisu

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