Carla Casciari, giovani, prevenzione gratuita per le malattie sessualmente trasmesse

In occasione della Giornata Mondiale della lotta all'Aids (1 dicembre), Casciari (Pd) annuncia la presentazione di una mozione alla Giunta

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Carla Casciari, giovani, prevenzione gratuita per le malattie sessualmente trasmesse

“La gratuità delle prestazioni e dei metodi contraccettivi è condizione necessaria per facilitare la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse nella fascia di età più a rischio”: Così il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) che, in occasione della Giornata Mondiale della lotta all’Aids (1 dicembre), annuncia la presentazione di una mozione per chiedere alla Giunta l’erogazione di servizi gratuiti per gli under 26 da parte del sistema sanitario regionale finalizzati alla promozione e diffusione di corretti stili di vita ed alla prevenzione di malattie sessualmente trasmesse.

 

“Recentemente Anlaids Umbria onlus ha diffuso i dati relativi alle infezioni da HIV della Clinica di malattie infettive del nosocomio di Perugia, che ha registrato circa 50 nuovi casi di infezione da Hiv nel 2017 – prosegue – e 29 nuovi casi in questi mesi del 2018. Anche se si è registrata una progressiva diminuzione dell’incidenza nella nostra regione resta il fatto che ancora oggi ci si ammala e a farlo sono soprattutto i giovani. In Italia l’incidenza più alta è stata osservata nella fascia di età compresa tra i 25- 29 anni (4,7 nuovi casi ogni 100.000 residenti). Nel 2016, inoltre, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’85,6 per cento di tutte le segnalazioni”.

 

“Considerata l’attualità della problematica che riguarda anche il nostro territorio – sottolinea Casciari – ritengo che, cosi come in altre regioni, anche in Umbria, presso le strutture sanitarie della regione, la gratuità dell’accesso a sistemi contraccettivi per i giovani con meno di 26 anni sia essenziale, in primo luogo, per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e soprattutto per la diffusione di una cultura della contraccezione e dell’uso consapevole del proprio corpo a favore di una procreazione responsabile. L’offerta di un metodo contraccettivo accompagnata da un adeguato counseling e da un follow up per il monitoraggio del suo corretto utilizzo rappresenta, soprattutto per quelle fasce di popolazione più giovani che non hanno sufficientemente conoscenza dei rischi derivabili da rapporti non protetti, anche un’opportunità per sensibilizzare l’utenza sulle promozione di corretti stili di vita e sulla prevenzione di malattie sessualmente trasmesse”.

 

“D’altra parte – conclude – il sistema sanitario regionale attribuisce ai consultori familiari un ruolo fondamentale nell’assistenza alla salute sessuale e riproduttiva dei giovani cosi’ come recentemente riaffermato nella Legge Regionale del 2016 ‘Norme in materia di politiche giovanili’ che all’articolo 12 (“promozione della salute e di stili di vita sani”) prevede proprio che la Regione promuova progetti e interventi rivolti ai giovani per l’educazione alla salute, l’adozione di stili di vita sani, la responsabilizzazione sui propri comportamenti e sui fattori di rischio ad essi connessi con un’attenzione particolare alla sessualità”.

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