Auditorium di San Francesco al Prato sold-out per Margherita Scoccia
Auditorium di San Francesco al Prato sold-out per la candidata sindaco di centrodestra e civici, Margherita Scoccia. Tutto pieno dentro, ma anche tanta gente fuori. Tante persone in piedi in ogni angolo dell’auditorium. Moltissime, infatti, quelle che non sono riuscite ad entrare e sono rimaste nella piazza presidiata dalla polizia e dai carabinieri, centinaia i collegamenti durante la diretta streaming. L’evento in programma alle ore 16.30 di domenica 24 marzo, è cominciato intorno alle ore 17, subito dopo aver fatto un punto stampa con i giornalisti.
Scoccia ha annunciato che inizia oggi la sua campagna elettorale in vista delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno.
“L’auditorium di San Francesco al Prato è uno dei luoghi simbolo di Perugia – sono le parole della candidata – è bellissimo essere qua, un luogo che abbiamo riportato a vita e che oggi ospita questo evento così significativo e così importante per me e per l’amministrazione che verrà. E’ è un momento veramente emozionante abbiamo riempito questo luogo: Non è solo un modo per per farlo conoscere, ma un modo per parlare della Perugia del futuro e quale altro altro simbolo che quello di San Francesco. E’ un momento veramente emozionante ora dobbiamo di continuare l’azione che abbiamo intrapreso. Governare un comune come quello di Perugia – spiega Scoccia – non è scherzo abbiamo le competenze le capacità per andare avanti con forza e con l’entusiasmo che ci ha caratterizzato già in questi in questi ultimi anni”.
Alla domanda dei giornalisti su qual è la Perugia che si immagina ha detto: “E’ una Perugia non solo che raccoglie un’eredità preziosa ma che guarda con ottimismo al futuro. Una Perugia che sa raccogliere i frutti di un lavoro durissimo che abbiamo fatto che li saprà mettere a frutto, che saprà ampliare anche la propria capacità di investimento che abbiamo potuto fare grazie a un lavoro enorme di risanamento del bilancio di creazione di nuovi investimenti e ora andremo avanti in questa direzione con una determinazione ancora più importante”.
“Ma a chi non spaventerebbe? E’ anche tanto entusiasmante – è la risposta che Scoccia ha dato alla domanda se le spaventa tutto questo – perché quando hai lavorato per 5 anni con tanta determinazione veramente hai l’entusiasmo e la voglia di continuare il lavoro che ha iniziato con una ritrovata gioia perché riesci a a concretizzare un percorso di vita che è stato molto significativo”.
Normalmente chi vince le elezioni appena entra in comune dice ci hanno lasciato un comune disastrato. Questa scusa Margherita Scisso non ce l’ha: “No, anzi abbiamo lavorato per rimetterlo a posto questo comune. L’ha spiegato già Andrea (Romizi ndr) la settimana scorsa. Sarà uno dei pilastri su cui poggerò i prossimi 5 anni, sui risultati che sono stati portati a casa in questo periodo. Andremo a costruire la nuova città”.
“Ho visto tutta la mia vita davanti – è la risposta alla domanda ‘Cosa ha pensato quando le hanno offerto la candidatura’ -. E’ un momento in cui fai il punto di tanto e oggettivamente è stata una cosa molto emozionante. Ma la cosa bella è che si tratta di una candidatura che è nata in un contesto comune in cui ci siamo potuti parlare, in cui non mi sono sentita sola. Sui risultati portati a casa in questo periodo andremo a costruire la nuova città”.
«Raccolgo la preziosa eredità politica di Andrea Romizi – ha spiegato all’inizio del suo intervento – un’eredità di valori e azioni concrete ma anche di stile e rispetto verso il prossimo che non deve andare persa». Ha quindi parlato della sua professione: «Il lavoro di architetto mi ha insegnato a prendere le decisioni guardando in prospettiva. In questi cinque anni da assessore all’urbanistica ho fatto scelte di coscienza, pianificando sempre insieme ai miei colleghi le azioni in maniera consapevole, senza paura e tanto meno improvvisazione». Margherita Scoccia ha parlato dei futuri investimenti che ha intenzione di portare avanti su alcuni temi che ritiene prioritari come il lavoro, le strade e il verde. «Non ho mai amato le rivoluzioni – sono state le sue parole -. Per raggiungere traguardi importanti ci vuole partecipazione, competenza, senso di appartenenza ed entusiasmo. So di poter contare sull’alto senso civico dei perugini per proseguire un percorso condiviso».
«Con 68 milioni di fondi europei abbiamo riqualificato e messo in sicurezza 47 scuole frequentate ogni mattina da circa novemila bambini e ragazzi – ha detto Scoccia -. Mi impegnerò personalmente per andare avanti perché i giovani sono il nostro tesoro più grande. Considero l’inclusione una parole chiave, soprattutto quando si parla di scuole».
In un passaggio del suo intervento la candidata sindaco si è soffermata sul tema della violenza di genere, quindi sui concetti di «dignità» e «indipendenza» delle donne: «Il percorso individuato è il microcredito per consentire alle donne vittime di stalking, maltrattamenti e abusi di andarsene di casa, penso anche a politiche in grado di reinserirle in tempi brevi nel mondo del lavoro».
Ha quindi parlato del turismo in città che «negli ultimi dieci anni è cresciuto del 20%»: «Duecentomila presenze in più, è un turismo ricco, il 2025 è l’anno del Giubileo e con Assisi così vicina è la nostra grande occasione».
Secondo Scoccia dal punto di vista della sicurezza «Perugia è una città molto migliorata rispetto a quella che ci era stata consegnata nel 2014, prima caratterizzata da criminalità, spacciatori e degrado. Ce lo dice il numero dei reati in calo. Dieci anni fa – ha detto – io avevo paura di uscire la sera per le strade della mia città». Margherita Scoccia ha specificato che «Perugia è cultura» e nel farlo ha esaltato il prestigio di manifestazioni di richiamo mondiale come Umbria Jazz, il Festival del Giornalismo ed Eurochocolate. Ha dunque sottolineato il ruolo importante delle due Università e dei numerosi progetti di rigenerazione urbana portati avanti dall’amministrazione: il Parco della Giustizia che verrà realizzato in centro, San Francesco al Prato, il Turreno, la Biblioteca degli Arconi al Pincetto, il rilancio della Rocca Paolina, il progetto di San Marco e l’idea di realizzare un hub culturale per famiglie con bambini. E ha concluso: «Abbiamo fatto tanto, tantissimo, ma io di certo non mi accontento, il meglio deve ancora venire, il futuro non si ferma e io voglio scriverlo insieme ai perugini il futuro della nostra grande città».
Purtroppo, la Candidata Scoccia rappresenta la “continuità” di un decennio durante il quale Perugia non ha dato segni di riscatto, di quella discontinuità promessa e che oggi invece è più che mai indispensabile.
Con gli slogan non si governa. Chi non ricorda le promesse fatte dal Sindaco Romizi? Le promesse elettorali sono come i castelli di sabbia fatti in riva al mare.