Atc umbri, soldi cella caccia spesi in rimborsi gonfiati, dice Fiorini

Lo scorso anno denunciate anomalie rispetto la gestione economica degli Atc umbri

Atc umbri, soldi cella caccia spesi in rimborsi gonfiati, dice Fiorini

Atc umbri, soldi cella caccia spesi in rimborsi gonfiati, dice Fiorini

Rimborsi chilometrici gonfiati e spese pazze: un presunto spreco di risorse che arriva a sfiorare i 750mila euro in cinque anni dal 2008 al 2013. “Non ci sorprende più di tanto quanto emerso dagli organi di stampa riguardo presunte irregolarità contabili nell’ambito dell’Atc caccia di Perugia”. Il commento è del capogruppo Lega Umbria, Emanuele Fiorini. A quanto risulta dalle notizie di stampa, i nove imputati si sarebbero appropriati indebitamente di rimborsi per i chilometri percorsi, oltre a impiegare ingenti somme di denaro stanziate dalla Provincia di Perugia per finalità estranee a quelle dell’ente: regali, omaggi di matrimonio, ristoranti, generi alimentari e sponsorizzazioni (da qui anche l’accusa di peculato).

Avevo già affrontato lo scorso anno la questione relativa alla gestione economica degli Ambiti Territoriali di Caccia umbri sollevando in più occasioni dubbi e perplessità – spiega Fiorini – Nel mese di marzo del 2016 ho segnalato delle anomalie in relazione alla nomina di consulenti, richieste di rimborsi chilometrici e assunzione di personale.

Nello stesso periodo – prosegue il capogruppo Lega in Regione Umbria – ho inoltrato una richiesta di accesso agli atti all’Atc1 e Atc2 di Perugia, chiedendo copia di bilanci e situazione patrimoniale dei due enti nel periodo compreso dal 2007 al 2016. Si avvertiva una certa resistenza e ostruzionismo da parte dell’associazione perugina nell’evadere le mie richieste. Tale atteggiamento, tuttavia, non ha fermato la mia azione politica indirizzata a denunciare determinate questioni inerenti l’utilizzo di soldi pubblici. Confido nell’operato della Procura e mi auguro venga fatta chiarezza una volta per tutte, anche per rispetto dei tanti cacciatori umbri. Come mai – conclude Fiorini – la Provincia di Perugia non ha mai controllato come venissero spesi i fondi erogati?”.

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