Ast, Prisco e Zaffini, Patuanelli intervenga, Governo non sia inerme
E’ quanto dichiarano i parlamentari umbri di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini ed Emanuele Prisco. “Con rammarico dobbiamo prendere atto che di fronte all’ennesima vendita di un asset strategico per l’Italia, che fa seguito a numerosi smantellamenti già avvenuti nel settore siderurgico a Terni, a partire dalla perdita del magnetico di qualche anno fa, il governo continua a ritagliarsi l’invidiabile ruolo di “spettatore inerme”, lasciando tutto in mano ai rapporti tra i vari gruppi internazionali che operano nel settore è semplicemente riferendo di un generico interessamento di Marcegaglia e/o Arvedi.
Una posizione assurda e miope che determinerebbe un danno per l’economia italiana e umbra in particolare; già dal 2014 la nostra presidente, Giorgia Meloni, propose l’acquisto da parte dello Stato di una quota di partecipazione del sito ternano. Una strada, questa, che serve a tutelare i livelli di una produzione strategica per l’economia nazionale, nonchè i livelli occupazionali residui dell’impianto: non è più tempo di attendere o di continuare la politica dello scaricabarile di fronte a circostanze che ancora una volta addensano nubi nere sul futuro del sito ternano”.
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