Analisi dei flussi elettorali rivela il tradimento degli elettori di centrodestra

1.500 elettori di centrodestra hanno cambiato voto al secondo turno, favorendo la vittoria di Vittoria Ferdinandi

Analisi dei flussi elettorali rivela il tradimento degli elettori di centrodestra

Analisi dei flussi elettorali rivela il tradimento degli elettori di centrodestra

Un’analisi dei flussi elettorali condotta dai docenti dell’Università di Perugia, Bruno Bracalente, Antonio Forcina e Nicola Falocci, ha rivelato che 1.500 elettori di centrodestra hanno cambiato voto al secondo turno, tradendo Margherita Scoccia. Questi elettori appartengono a vari partiti, tra cui Forza Italia, partiti civici e Fratelli d’Italia. E’ quanto riporta oggi il Corriere dell’Umbria in prima pagina con il titolo: “Chi sono i franchi tiratori”.

Secondo l’analisi, Vittoria Ferdinandi, candidata del centrosinistra a Perugia, ha beneficiato di tre fattori chiave che l’hanno portata alla vittoria. In primo luogo, l’astensionismo ha colpito meno Ferdinandi rispetto a Scoccia. Ferdinandi ha perso solo 1.500 voti al secondo turno, mentre Scoccia ne ha persi più di 4.000. In secondo luogo, 1.500 elettori del centrodestra hanno cambiato voto a favore di Ferdinandi. Infine, circa 2.000 elettori che non avevano votato al primo turno hanno deciso di votare al secondo turno, con più di 1.500 che hanno votato per Ferdinandi e meno di 500 per Scoccia.

A Foligno, la situazione è stata speculare a quella di Perugia. L’astensionismo ha colpito maggiormente Masciotti, in particolare tra gli elettori del M5s. Un terzo di questi elettori ha deciso di non votare al ballottaggio. Inoltre, una parte degli elettori del M5s avrebbe votato per il candidato del centrodestra.

Tornando a Perugia, l’analisi sottolinea l’importanza di un bilancio politico. Il successo del centrosinistra a Perugia è dovuto alla compattezza del centrosinistra e alla capacità di Ferdinandi di ristabilire un legame con una parte importante della città, soprattutto con la sinistra. Tuttavia, l’analisi evidenzia anche un limite: la necessità di costruire un nuovo centrosinistra con una forte componente riformista, capace di guardare a tutte le componenti progressiste della società, comprese quelle moderate. Questo sarà un tema importante da affrontare in vista delle imminenti elezioni regionali.

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