Amministrative, l’appello dei segretari Dem Bori, Laureti e Bellini

Esponenti Pd Perugia, 'no al commissariamento'

Amministrative, l’appello dei segretari Dem Bori, Laureti e Bellini

PERUGIA – “La sfida delle amministrative d’autunno sarà una battaglia importantissima per la comunità democratica dell’Umbria, ma più in generale per la terra di Francesco d’Assisi e di Aldo Capitini, finita da quasi due anni in un limbo tra caos nella gestione della pandemia e oscurantismo su diritti e scelte frutto di conquiste fatte negli anni. Per questo l’appello – e l’invito – che facciamo e per il quale ci impegniamo da subito è quello a scegliere candidati rappresentativi, che siano esponenti politici o della società civile ma che sappiano impegnarsi per governare al meglio le città, con competenza e passione”. Così il segretario regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, i  segretari provinciali di Perugia e Terni, Camilla Laureti e Fabrizio Bellini.
“L’importanza e la centralità della sfida – secondo i segretari Dem – stanno nei fatti, tanto nei comuni dove il malgoverno del centrodestra sta danneggiando la tenuta delle comunità locali, quanto in realtà in cui il centrosinistra rappresenta non solo la buona amministrazione, ma anche la buona politica.”
“L’impegno delle forze democratiche e progressiste dovrà essere doppio e rigettare personalismi e ambizioni individuali se in contrasto con l’interesse generale. E l’interesse generale sta anche nell’unità delle coalizioni, che non sono un semplice cartello elettorale, ma devono rappresentare un campo di ideali, valori e progetti condivisi.”
“In questo senso, se serve, siamo a disposizione per costruire o facilitare un dialogo vero, in grado di interpretare una visione alternativa e di ricucire dolorosi strappi, che si sono prodotti per fughe in avanti e autocandidature foriere anche di dissidi interni al Partito Democratico e con gli alleati, con il rischio ai avvelenare il dibattito e di disperdere energie sugli obiettivi sbagliati. Non possiamo permettercelo, l’impegno che dobbiamo mettere in campo dovrà spendersi su un progetto politico inclusivo e ampio, sulla costruzione di un grande fronte popolare, sulla valorizzazione di buone pratiche, non sulle divisioni”.
“Le nostre città – concludono Bori, Laureti e Bellini – hanno bisogno di buon governo, di eletti che sappiano ascoltare e interpretare le istanze dei cittadini, di persone che senza sudditanza o vincoli di sorta sappiano spendersi nella difesa e nel rafforzamento dei servizi alle persone e impegnarsi nel progettare il futuro delle comunità”.

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