Aggressione omofobica a Perugia, solidarietà dal Comune
Aggressione omofobica – Il consigliere Lorenzo Ermenegildi Zurlo, a nome dell’Amministrazione comunale di Perugia, ha espresso la propria solidarietà alle vittime di un recente episodio di aggressione omofobica avvenuto nella città. In una nota, il consigliere ha manifestato “grande rammarico e preoccupazione” per l’incidente, sottolineando la necessità di un impegno costante contro la violenza verso le persone LGBTQIA+.
Negli ultimi anni, Perugia ha registrato un crescente numero di episodi di violenza ai danni delle persone LGBTQIA+, fenomeno che, secondo Ermenegildi, è stato spesso ignorato dal Parlamento e dal Governo nazionale. “La situazione è allarmante”, ha dichiarato, “e serve un’azione urgente da parte delle istituzioni per combattere l’omofobia e l’omotransfobia”. In questo contesto, il consigliere ha ribadito la necessità di approvare una legge che affronti il crimine d’odio, combinando misure repressive e iniziative di sensibilizzazione rivolte alle nuove generazioni.
Ermenegildi ha inoltre espresso fiducia nel nuovo governo regionale, auspicando che possa riprendere e rafforzare la legge contro l’omotransfobia, già approvata dalla Regione Umbria nel 2017. La legge, a suo avviso, è un passo fondamentale per unire le istituzioni e la società civile nella lotta contro la discriminazione. Il Comune di Perugia, ha assicurato il consigliere, è fortemente impegnato nel creare una città inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.
A tal fine, l’Amministrazione comunale ha annunciato che a breve il Consiglio Comunale approverà il ritorno di Perugia nella Rete READY, un’associazione che riunisce enti locali e regionali impegnati nella promozione dei diritti delle persone LGBTQIA+. L’obiettivo di questa adesione è rafforzare l’alleanza tra le istituzioni e la società civile per costruire una società più giusta e inclusiva.
Ermenegildi ha sottolineato che, pur nei limiti delle proprie competenze, il Comune di Perugia continuerà a lavorare con determinazione per garantire una città che sia davvero accogliente per tutti. “Una città che non lascia indietro nessuno”, ha affermato, “ma che si impegna quotidianamente per il rispetto della dignità e dei diritti di ogni persona”. Con queste parole, il consigliere ha ribadito l’impegno delle istituzioni locali nella lotta contro la violenza e per la promozione di un’inclusione piena di tutti i cittadini.
tutto sto bel discorso, tirando dentro ovviamente il governo nazionale ( non sia mai), senza però focalizzare l’attenzione sull’ aggressore. Già, come si fa, se è uno da includere gioco forza in questa idilliaca società inclusiva??? Corto circuito in atto???