Aeroporto, Galgano (CI): quanto costeranno gli 8 mesi di inattività in attesa dei voli FlyVolare?
“Il nuovo accordo raggiunto dalla Sase con la compagnia FlyVolare desta serie preoccupazioni sulle strategie di gestione del nostro aeroporto. Dopo i precedenti dell’estate scorsa, con i danni economici e di immagine che ne sono derivati, si decide infatti di tornare a considerare il vettore che li ha causati come interlocutore per ampliare l’offerta del San Francesco d’Assisi. Quindi, non solo i voli che avrebbero dovuto decollare da luglio non sono partiti, ma ora bisognerà attendere fino ad aprile, ovvero altro tempo, per poterne, forse, disporre. E questi ulteriori otto mesi di inattività quanto costeranno ai contribuenti e all’Umbria tutta? E’ stato valutato che, nel frattempo, nulla è cambiato ovvero FlyVolare non ha ancora autorizzazioni e concessioni e quindi si deve appoggiare ad un’altra compagnia per garantire le rotte? Viene naturale domandarsi ma perché si devono sostenere i costi di questa intermediazione? A questo punto, il contratto lo si faccia direttamente con il vettore su cui prevede di appoggiarsi FlyVolare”. E’ tornata a ribadirlo, alla luce delle ultime notizie sulle decisioni assunte dal cda della società che gestisce lo scalo umbro, Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori che aggiunge: “Inoltre, desta perplessità anche la decisione di Umberto Golinelli di ritirare le dimissioni dato che la ragione che lo aveva spinto a lasciare era rappresentata, come da lui stesso precisato, proprio dalla gestione dei rapporti con FlyVolare. Infine, cosa ne pensano i soci della Sase di queste decisioni? Possibile che sembra che interessino solo al consigliere Ricci, all’avvocato Caforio e alla sottoscritta?”.
Dopo l’invio a FlyVolare del decreto ingiuntivo da parte di Sase per la restituzione dei 500mila euro versati come anticipo l’estate scorsa in vista dei voli che avrebbero dovuto partire dall’aeroporto umbro, ieri la compagnia ha consegnato la metà della somma, ovvero 250mila euro, presentando un nuovo contratto che prevede, ad aprile, l’attivazione di nuove rotte. Qualora FlyVolare, controllata al 100% da BluJet, non avesse ancora ottenuto le autorizzazioni e le concessioni per effettuarli, si appoggerebbe al vettore Medavia per garantirli.
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