Programma Ambiente del M5S. Gallinella: “Tra le priorità, la tutela del ciclo naturale dell’acqua affidato al ministero dell’Ambiente”

Filippo Gallinella anche oggi solo chiacchiere da bar sui 5 stelle

“Nell’Italia che vogliamo costruire insieme, la tutela dell’ambiente e quindi della salute, sono al primo posto. Diremo no alle grandi opere inutili, sì alle bonifiche e alla messa in sicurezza del territorio, che è la prima e più importante opera pubblica del Paese. Chiuderemo gli inceneritori: abolendo gli incentivi, affamandoli con la raccolta differenziata spinta e di qualità, riciclando il più possibile e riducendo a monte la produzione dei rifiuti e facendo pagare in base all’indifferenziato prodotto.

L’acqua tornerà pubblica come la sua gestione. Non è un libro dei sogni: è il programma del Movimento 5 Stelle, dettagliato, preciso e soprattutto realizzabile”. È quanto afferma il deputato 5Stelle, Filippo Gallinella, che aggiunge: “Siamo entrati nel dettaglio, studiando e revisionando il sistema di tariffazione dei rifiuti urbani. Abbiamo trovato il modo per poter far risparmiare le casse comunali e i cittadini e presentato proposte di legge in tal senso come, ad esempio, quella per la gestione del compostaggio domestico e di prossimità.

Ci chiedono: e i soldi per realizzare il vostro programma? I soldi attualmente vengono sperperati per finanziare inceneritori, sussidi alle fossili, opere inutili. Noi faremo scelte politiche completamente diverse. Useremo la leva fiscale per spingere un’altra economia, sostenibile e circolare. E marciare verso gli obiettivi degli accordi internazionali per mitigare i cambiamenti climatici e per l’attuazione delle direttive Ue, uscendo da procedimenti di infrazione che ci costano ogni anno milioni di euro di penali.

Non sono forse anche quelli soldi dello Stato e quindi di tutti noi? Da dati del Gse (il gestore per i servizi elettrici) relativi al solo 2015 sappiamo che gli incentivi all’incenerimento sono costati per le nostre tasche, ben 585 milioni di euro: soldi che potrebbero ben essere spesi meglio. Il Cresme ci ha raccontato, in un’audizione alla Camera, che un miliardo di euro investito in energie rinnovabili ed efficientamento energetico può produrre fino a 17 mila posti di lavoro: gli stessi soldi in grandi opere pubbliche producono 700 posti di lavoro.

Se foste degli investitori, dove mettereste i vostri soldi? In un Paese dove il consumo pro capite di acqua minerale nel 2015 ha raggiunto i 203 litri\anno per persona, ed è stato disatteso il referendum del 2011 che aveva sancito un risultato ben preciso, è indifferibile e non più procrastinabile rendere l’acqua e la sua gestione pubbliche.

Quella attuale è una situazione insostenibile, sia per l’impatto ambientale che economico. La tutela del ciclo naturale dell’acqua dovrà essere affidato al ministero dell’Ambiente: si deve urgentemente avviare una fase di transizione verso la ri-pubblicizzazione della gestione del servizio idrico. Siamo per lo stop alle trivellazioni, per il ripopolamento dei piccoli comuni attraverso anche agevolazioni e forme di telelavoro, per consentire alle famiglie di poter vivere in questi veri e propri gioielli italiani.

Siamo per le bonifiche, subito, prioritarie e ciò significa interrompere la catena malata di inquinamento e danni alla salute, significa investire per il benessere del territorio, significa creare posti di lavoro e speranza per gli abitanti dei SIN (Siti di Interesse Nazionale), dei siti di interesse nazionale, quei buchi neri sparsi per l’Italia dove sembra un miraggio anche progettare di poter sopravvivere.

Siamo per far pagare i costi delle bonifiche a chi ha inquinato, e per punire chi è scappato senza rimediare ai danni fatti: abbiamo lottato e ottenuto una legge per gli eco-reati, che porta la nostra firma, ma sappiamo che non basta. Difesa delle aree protette, revisione sulle norme e una diversa gestione dei parchi, lotta al dissesto idrogeologico, strategie per la lotta ai cambiamenti climatici, mappatura dell’amianto.

Lo stop al consumo di suolo deve essere inserito a tutti i livelli: basta speculazioni sul cemento e basta perdere terreno agricolo. Si costruisce se necessario e prima si valuta il recupero dell’esistente. Interventi sul patrimonio edilizio come l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, saranno il motore di un nuovo sviluppo. Creeremo un fascicolo del fabbricato e contrasteremo ogni abusivismo.

Questi ed altri i contenuti del programma ambiente del M5S che potete scaricare dal nostro sito. Da quando siamo in Parlamento – conclude Gallinella – il rispetto dell’ambiente è sempre stata una nostra stella e siamo convinti che si possa avere più sviluppo rispettando le risorse, concetto che negli anni i partiti non hanno minimamente preso in considerazione. Credo che i cittadini oggi siano molto consapevoli e, se vorranno, alle prossime elezioni potranno dimostrarlo dandoci fiducia”.

 

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