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Nestlè, Ciprini: il M5S a fianco dei lavoratori Perugina
Perugia – “Domani saranno presenti a Roma oltre 200 lavoratori della ‘Perugina’ che si ritroveranno sotto la sede del ministero dello Sviluppo Economico per ribadire le ragioni della protesta e noi parlamentari saremo al loro fianco per chiedere al Governo di non lasciare soli i dipendenti dello stabilimento umbro, ma di tutelarne i livelli occupazionali e produttivi”.
È quanto afferma la deputata del M5S, Tiziana Ciprini, promotrice di una recente risoluzione congiunta sulla vicenda Nestlè, che aggiunge: “Una mobilitazione analoga è prevista anche a San Sisto, insieme ai consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, ai portavoce comunali Cristina Rosetti, Michele Pietrelli e Stefano Giaffreda, agli attivisti e a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti di un simbolo che da sempre contraddistingue Perugia: proprio lì, davanti alla fabbrica dove nascono i ‘Baci’, che doveva diventare il polo italiano del cioccolato e che, ora, rischia un grave ridimensionamento.
Lo scorso anno – prosegue Ciprini – è stato sottoscritto dal management Nestlè e le Rsu il piano di rilancio produttivo, in cui era prevista un’importante operazione per la trasformazione del polo di San Sisto in un centro per la fornitura di biscotti per gelato, con investimenti commerciali e tecnologici per 60 milioni di euro che avrebbero portato i volumi produttivi progressivamente dalle attuali 24mila tonnellate all’anno, fino alle auspicate 32mila tonnellate l’anno.
Tale accordo è stato disatteso da Nestlé, dimostrando di avere un obiettivo diametralmente opposto: abbattere i costi, soprattutto quelli del personale qualificato e ‘ricollocare’ ben 340 dipendenti. Risultato? Lavoro sempre più precario e perdita di know-how per lo stabilimento di San Sisto, che rischia di trasformarsi in una periferia dell’impero Nestlé.
Contro questo riassetto geografico – incalza la deputata – ci mobilitiamo insieme ai lavoratori ‘Perugina’ per dire basta alle speculazioni della multinazionale a scapito dei lavoratori, preziose risorse che, grazie alla loro professionalità, hanno saputo trasformare un’eccellenza nazionale in un global brand, apprezzato in tutto il mondo.
Non permetteremo – conclude Ciprini – che quegli stessi lavoratori vengano trattati da Nestlè come oggetti, e per questo ribadiamo l’urgenza di un tavolo di confronto tra i vertici aziendali del Gruppo, le organizzazioni sindacali e le istituzioni interessate, per la definizione di tutte le misure necessarie a scongiurare gli esuberi e garantire l’occupazione”.
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