Tari non pagata, tra i morosi anche soggetti prestigiosi, nel 2017 sono 14.500

Tari non pagata, tra i morosi anche soggetti prestigiosi, nel 2017 sono 14.500

Sono circa dieci milioni di euro all’anno di Tari accertata e non pagata nel comune di Perugia. E’ il dato certificato dal dirigente delle entrate, Mirco Rossi Bonci. Tra i morosi ci sono, aziende, studi professionali, associazioni, alberghi, ristoranti, attività commerciali e industriali, agenzie di assicurazione, partiti politici e anche scuole. Lo ha comunicato ieri Carmine Camicia durante la I Commissione Consiliare Permanente Affari Istituzionali in commissione comunale urbanistica, presieduta da Armando Fronduti. La seduta si è svolta a porte chiuse.

Risulta inoltre che tutti coloro che non hanno pagato la tari negli anni 2014-2015 e 2016 non l’hanno fatto nemmeno nel 2017. Da ciò emerge che nel solo 2017 gli evasori sono stati pari a 14.500 circa, numero cui vanno aggiunti coloro che non sono stati nemmeno censiti pur producendo rifiuti.

Per questo Camicia ha proposto di modificare il regolamento per la definizione agevolata introducendo misure più incisive che favoriscano il pagamento dei morosi relativamente all’anno 2017. Queste le proposte salienti:

All’art. 2 oggetto della definizione agevolata diviene la morosità relativa all’anno 2017. Al comma 3 si stabilisce che : “Non possono aderire alla definizione agevolata gli Amministratori del Comune di Perugia”; al comma 4 invece: “Ai soggetti privati, pubblici ed alle Società morose che, avendo oltre 5mila euro di debito nei confronti del Comune di Perugia, o che non hanno aderito alla precedente definizione agevolata, sarà tolto il servizio di ritiro dei rifiuti presso le loro Aziende, attività commerciali, industriali ed altro asportando dalle suddette attività i cassonetti di proprietà del Gestore, mentre per le società morose che hanno le attività presso condomini, saranno cambiate le serrature dei cassonetti e non gli sarà consegnata la nuova chiave. Agli stessi non saranno concesse eventuali richieste di concessione edilizia di qualsiasi natura fino al saldo del debito maturato nel confronti dell’Ente”.

All’art. 5 (perfezionamento della procedura) viene introdotto un nuovo principio al comma 2, in base al quale: “Alla definizione agevolata non possono aderire coloro che hanno morosità relative agli anni 2014, 2015 e-2016 ai quali sarà tolto il servizio di ritiro”. Dopo il dibattito la questione è stata rinviata ad una prossima seduta per gli approfondimenti di rito.

 

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