Giornata nazionale spreco alimentare, Casciari (Pd) proposta di legge regionale

Giornata nazionale spreco alimentare, Carla Casciari (Pd) durante il convegno

Giornata nazionale spreco alimentare, Casciari (Pd) proposta di legge regionale “Conoscere e focalizzare cause e dinamiche degli sprechi aiuta concretamente a ridurli e a mettere in atto comportamenti che li prevengano”. Lo ha detto il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) intervenendo ieri pomeriggio al convegno “Spreco alimentare e farmaceutico e custodia del Creato”, che si è tenuto a Santa Maria degli Angeli, promosso dal Coordinamento delle “Associazioni umbre per un’economia circolare e solidale”, alla presenza dell’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria e relatrice della legge “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”. “Un tema – sottolinea Casciari – più che mai attuale, visto che domenica 5 febbraio si celebra la quarta ‘Giornata nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari’, promossa dal ministero dell’Ambiente nell’ambito della campagna ‘Spreco Zero’”.

 

LA LEGGE REGIONALE. “Da qualche mese – spiega Carla Casciari – insieme al collega Silvano Rometti (SeR) stiamo lavorando a una proposta di legge sulla ‘Promozione delle attività di donazione e distribuzione di prodotti alimentari e non, e di prodotti farmaceutici a fini di solidarietà sociale’. Un documento poi condiviso in un’apposita Sottocommissione con il consigliere Marco Squarta (FdI), che ne aveva presentato uno simile dal titolo ‘Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari per la limitazione degli sprechi’. Questa nostra proposta di legge partecipata – aggiunge Casciari – mira a perseguire, a livello regionale, le finalità e gli obiettivi di riduzione degli sprechi già individuati dalle normative nazionali ed europee. I principi ispiratori sono quelli propri dell’economia circolare, ovvero quel modello di sviluppo che sostiene il prolungamento del ciclo di vita dei prodotti ponendo l’accento sulla sostenibilità ambientale, economica ed etica, in tutte le fasi di produzione di un bene fino al suo ultimo utilizzo possibile anche a seguito di recupero e riuso”.

 

L’ENTITÀ DEL FENOMENO. “Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale ‘Waste Watcher’ di Last Minute Market/Swg – evidenzia il consigliere regionale Pd – lo spreco di cibo in Italia avviene soprattutto nelle case e ammonta a circa 145 kg all’anno per famiglia, il 75 per cento dello spreco complessivo del Paese per un costo di 360 euro annui. Solo sei italiani su dieci, pari al 59 per cento degli intervistati, sanno che esiste una nuova ‘legge antispreco’ entrata in vigore lo scorso agosto e il 90 per cento non ne conosce i contenuti. Nonostante ciò, secondo quanto è emerso dall’Osservatorio, sembrerebbe che i primi sei mesi di attività dimostrano che la nuova legge agisce bene sul recupero, in prospettiva quindi, ci sono grandi margini di miglioramento. I dati Waste Watcher dicono infine che un italiano su cinque mette già in atto comportamenti virtuosi e che il 57 per cento sta dalla parte giusta, attento a non sprecare per convinzione o per necessità”.

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