Approvato l’odg di zuccherini e Bistocchi (pd) sulla nuova Monteluce

10 voti a favore (opposizione), 17 astenuti (maggioranza) e 3 contrari (FdI)

Approvato l’odg di zuccherini e Bistocchi (pd) sulla nuova Monteluce

Approvato l’odg di Zuccherini e Bistocchi (pd) sulla nuova Monteluce

È stato approvato con 10 voti a favore (opposizione), 17 astenuti (maggioranza) e 3 contrari (FdI) l’odg, presentato dai consiglieri Bistocchi e Zuccherini sulla Nuova Monteluce e, in particolare, lo stato dei lavori dell’ ex Convento e gli impegni del Comune di Perugia per il rilancio del quartiere.

  • Il progetto di rilancio dell’intera area

“Il progetto di rilancio dell’intera area è ancora ben lontano dal realizzarsi pienamente -hanno ricordato i proponenti tramite Zuccherini- e ciò penalizza le attività commerciali che hanno investito nel progetto oggi in estrema difficoltà a causa del percorso tentennante del comparto, così come i cittadini del quartiere.”

  • all’interno della Nuova Monteluce sono stati spostati alcuni uffici del Comune

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Nell’atto si rammenta che da tempo all’interno della Nuova Monteluce sono stati spostati alcuni uffici del Comune, occupando un immobile condotto in affitto in attesa della completa riqualificazione dell’ex convento:  per la locazione sopra citata è stato stabilito un canone annuo, a far data dal 15 luglio 2015 e fino al 31 dicembre 2017 pari a 162.925,13 € oltre IVA e oneri accessori, mentre a far data dal 1 gennaio 2018 il canone annuo si sarebbe trasformato in 228.095,18 € oltre IVA e oneri accessori.

Ed è proprio la ristrutturazione dell’ex convento a sollevare l’attenzione dei proponenti i quali rilevano che, a fronte di un affidamento lavori intervenuto nel corso del 2018, ancora oggi gli stessi non risultano conclusi a causa di una serie di ritardi accumulati per via di specifiche problematiche insorte nel tempo. Tale ritardo accumulato ha creato un danno economico al Comune di Perugia, che ha visto aumentare il proprio canone di locazione degli immobili adiacenti, come da contratto, di più di 65.000 € annui.

  • Il ritardo, tuttavia, ha creato un danno

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Il ritardo, tuttavia, ha creato un danno anche al “Fondo Monteluce”, visto che negli anni passati si è registrato l’interesse di alcune società in partecipazione pubblica ad acquisire l’immobile attualmente occupato dagli uffici comunali. Cosa divenuta impossibile per il perdurare della presenza degli uffici stessi.

Ritenuto il progetto complessivo fondamentale non solo per il quartiere di Monteluce, ma per la città e la Regione tutta, dunque, i consiglieri nel dispositivo propongono di impegnare l’Amministrazione a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale sulle motivazioni che hanno indotto i contraenti a stabilire l’aumento del canone di locazione dell’immobile, a partire dal 1 gennaio 2018; a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale sullo stato dei lavori dell’ex Convento ubicato nel complesso della Nuova Monteluce e di proprietà comunale e dei ritardi nel progettare e bandire i lavori di ristrutturazione dell’immobile e, infine, a riferire in Commissione consiliare permanente e in Consiglio comunale, anche con gli altri soggetti interessati, sui piani di valorizzazione e rilancio di questa importante area della città, che necessita di politiche ed interventi mirati.
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Il consigliere Fabrizio Croce (IPP) ha detto di condividere l’atto pienamente perché i temi sono di grande attualità essendo molteplici le problematiche che emergono sul sito. L’auspicio quindi è che si faccia uno sforzo complessivo per affrontare la situazione e condurla verso un esito positivo.

  • La storia della Nuova Monteluce nasce da lontano

In replica la capogruppo PD Bistocchi ha riferito che la storia della Nuova Monteluce nasce da lontano, nel 2006, ma la questione a distanza di tempo non è certamente superata perché le necessità di rilancio del quartiere e del comparto è rimasta e va affrontata. Serve quindi un impegno preciso delle Istituzioni per risolvere il problema perché ciò è dovuto ai residenti, ai commercianti ed alle imprese. “Vorremmo pertanto che l’Amministrazione comunale credesse in questo progetto e facesse la sua parte”.

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